Interview: Murdaca

In occasione dell’uscita del suo ultimo singolo per Revubs Dischi, abbiamo fatto qualche domanda a Murdaca su “Sabbie mobili”, il suo grido di ribellione alla distorsione della quotidianità contra la disinformazione che sommerge e anestetizza il pensiero libero e divergente.

Come potrete intuire, c’è tutto il materiale utile a creare un simposio in piena regola!

Ciao Murdaca, come stai all’alba di questo ritorno sulle scene con “Sabbie mobili”?

Ciao!! E’ una nuova occasione per comunicarmi quindi direi che sono molto contento.

Un singolo – prima di questo -a rivelare al mondo la tua esistenza, poi una live session qualche settimana fa. Oggi, riemergi dalle sabbie mobili con un brano che sa di conferma. Ti va di raccontarci un po’ chi sei?

Chi sono? Bella domanda, a più di due mesi dall’uscita di “Identikit”, sto ancora cercando di capirlo. Sono però sicuro di voler portare avanti questo mondo sonoro nel quale attualmente mi identifico.

Già con “Identikit”, il tuo primo singolo per Revubs Dischi, sembravi aver messo ben in chiaro le cose con tutti: sonorità fresche, richiamo ai Tame Impala ma identità da vendere. Quanto è importante per te la fase di ricerca musicale? Sei alla ricerca di un “marchio” da imprimere sui tuoi lavori? Perché dalla continuità di questi due primi sussulti sembrerebbe di sì…

La ricerca musicale per me è tutto, nella maggior parte dei casi parto da un immaginario sonoro, quindi dalla produzione per poi scrivere il testo. Sicuramente sono alla ricerca di un marchio, purché emerga in maniera naturale. Oltre a questo mi piace l’idea di evoluzione, l’idea di trovare un marchio per poi permettermi di evolvere in altri mondi sonori.

Murdaca di “Identikit” sembra essere cresciuto in “Sabbie Mobili”, attraverso uno stile lo-fi che stavolta incontra (in modo più evidente) la synth-wave. Ci racconti come nasce il pezzo?

Il pezzo nasce proprio dal giro di synth, appena l’ho suonato mi ha trasportato mentalmente fuori dallo studio in cui mi trovavo, ed era quello di cui avevo più bisogno in quel momento. Sottolineare le sonorità synth-wave, più eteree rispetto a “Identikit”, è derivato proprio dal sincero bisogno di evadere.

Quali sono le “sabbie mobili”di cui Murdaca ha più paura?

Le sabbie mobili dell’informazione, in cui la mente satura si lascia sprofondare. Ritengo che l’informazione sia una delle cose più importanti, specialmente in questo momento storico, ma se gestita male e se eccessiva non fa altro che confondere creando nelle persone un senso di smarrimento che a mio parere può essere molto pericoloso.

Tra l’altro, in piena pandemia sembri aver trovato il giusto spazio per non smettere di esibirti. E’ prevista una live session anche per “Sabbie mobili”?

Tralasciando il fatto che ho sempre avuto un debole per le live session, ritengo che in questo momento sono un ottima soluzione per proporsi e per permettere a chi non ti conosce di entrare nella tua sfera emotiva. Se ne ho prevista una per “Sabbie mobili”? Non ci ho ancora pensato, mi sto limitando a godermi il momento dell’uscita.

Bene, adesso? Ti vedremo a Sanremo? O sei più da Coachella?

Senza pensarci due volte direi Coachella, magari in apertura agli Unknown Mortal Orchesta oppure ad Anderson Paak. E poi lo fanno in California

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