I dischi dell’anno 2017
Ormai, il concetto di indie italiano è vago come stelle dell’Orsa (cit.). La scena musicale indipendente italiana, infatti, sta vedendo una sempre più marcata commistione di suoni e di generi, e allo stesso tempo la popolarità di diversi progetti è in aumento, soprattutto tra i giovanissimi, mentre altri nomi dall’esperienza più lunga hanno consolidato la propria reputazione tra chi è meno avvezzo a questi allargamenti stilistici. La nostra classifica, come si può vedere, pende molto di più dalla parte di questi ultimi, e anche gli esordi che abbiamo premiato sono quasi tutti stati realizzati da musicisti già esperti. Non è snobismo, né chiusura mentale, né sfiducia nlle nuove generazioni, ma è semplicemente l’espressione del gusto di chi ha dato il proprio voto per comporre la classifica. Con l’augurio che nel 2018 continui a esserci spazio per tutti, e che ognuno possa ascoltare la musica che preferisce senza che da un lato si venga tacciati di faciloneria e di eccessiva attenzione alle mode, e dall’altro ci si senta parte di una specie in via d’estinzione
20-16
18. Pieralberto Valli – Atlas
Un lavoro uniforme ma non scontato, i brani si stratificano piano piano ed entrano nel cuore
Brano chiave: Atlantide
18. Mon – Zama
Tra post-rock e indie-pop sognante, un lavoro di alto profilo che sa coinvolgere
Brano chiave: Fluorescence
18. Sula Ventrebianco – Più Niente
Hanno fatto il possibile per subentrare nella hall of fame delle band italiane, quelle che lasciano il segno
Brano chiave: Diamante
18. Ofeliadorme – Secret Fires
Sempre più onirici, coinvolgenti e ricchi di idee
Brano chiave: Alone With The Stars
17. Altre Di B – Miranda!
Potenza, groove e flow che trascinano.
Brano chiave: Salgado