I dischi dell’anno 2014

15. Foxhound – In Primavera
foxhound

Solare, fresco e scintillante, il gruppo torinese al suo secondo lavoro fa centro e realizza un album leggero e frizzante ma dal respiro internazionale. Un piacevole mix di funk, dub e dance pop condito da qualche tocco esotico che ti trasporta in un viaggio imperdibile.

14. Paolo Saporiti – Paolo Saporiti
paolosaporiti

Questo primo disco in italiano segna un ulteriore passo in avanti per l’artista milanese, dimostrando come si possano fare cose non convenzionali anche con le armonie e le rotondità, non solo con gli spigoli e le dissonanze. Saporiti mostra il massimo della libertà artistico-espressiva e nessuna paura da un lato di sperimentare un ventaglio di soluzioni che più ampio viene difficile immaginare, dall’altro di mettersi a nudo di fronte all’ascoltatore utilizzando la propria lingua. Un equilibrio straordinariamente efficace tra approfondimento della ricerca musicale e capacità di mostrare le proprie emozioni in modo trasparente.

13. Le Luci Della Centrale Elettrica – Costellazioni
leluci
Questo disco segna la definitiva trasformazione del progetto di Vasco Brondi da una proposta incentrata sull’attitudine e sull’impatto del leader a una decisamente più collaborativa, nella quale viene alla luce la parte ritmica e il suono ha decisamente più importanza e in alcuni casi ci sono vere e proprie melodie. 15 canzoni in cui c’è di tutto, dall’estremizzazione di alcune influenze del passato come Rino Gaetano o i CCCP all’avventura in territori nuovi, specialmente electro. La cosa più importante è che tutto o quasi risulta fatto tremendamente bene e all’ambizione corrisponde una reale e tangibile crescita artistica.

12. Movie Star Junkies – Evil Moods
moviestarjunkies

Garage, psichedelia, rock: tutto in un solo disco a firma Movie Star Junkies. Sempre coerente con se stessa, la band torinese è riuscita ancora una volta a far emergere il proprio sound e la propria personalità, regalandoci l’ennesimo grande album.

11. Be Forest – Earthbeat
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La band di Pesaro si conferma con Earthbeat come una delle migliori band “da esportazione” del nostro paese. Un gioiellino dream-pop/shoegaze contenente alcune vere e proprie perle come la title track e Airwaves. I riconoscimenti ricevuti anche dall’estero sono più che meritati.

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