Fil Bo Riva @ Locomotiv Club, Bologna, 04/04/2019
Giovedì sera di inizio aprile piuttosto piovoso e l’appuntamento di oggi è con Fil Bo Riva, che torna in Italia a presentare il suo primo album, Beautiful Sadness, uscito da pochissime settimane per Humming Records / Artist First.
Filippo Bonamici è romano di nascita, ma il suo percorso artistico nasce e prosegue tutt’ora all’estero, a Dublino prima e a Berlino in seguito, dove risiede anche adesso: popolare al di fuori dei confine nazionali, non ha invece ancora trovato gli stessi riscontri in patria.
Stasera – piuttosto a sorpresa per chi vi scrive – il pubblico è composto soprattutto da persone molto giovani che nei successivi ottantacinque minuti di concerto supportteranno calorosamente il mucista laziale.
E dobbiamo dire che, sin da subito, ciò che più ci stupisce (ma solo per il suo passaporto!) e ci fa sicuramente piacere è l’accorgerci del profumo internazionale del suo suono – come avevamo già potuto notare anche ascoltando il suo primo LP e gli EP precedenti.
Non c’è un brano che possa essere definito banale, anche se alcuni hanno un’anima più pop, ma il tono, pur sempre piacevole, sa come essere raffinato ed elegane: citiamo l’opening di stasera, Go Rilla, che ha un ritornello incredibilmente trascinante e catchy, ma assolutamente non scontato e tutto da gustare.
Blindmaker poi fa un uso più deciso dei synth e spinge verso un lato più dancey di Fil Bo Riva: tutto ha, però, un’ottima resa live, grazie anche alla voce calda e spesso emozionante che Bonamici possiede.
Molto bello il lavoro delle percussioni nella vecchissima Franzis, che aggiungono un non so che di tropicale e, insieme a quei graditi coretti che l’accompagnano, sono sicuramente un punto di forza per Filippo e i suoi quattro compagni d’avventura, tutti tedeschi.
E ovviamente non possiamo fare a meno di citare un altro degli highlight di questa serata, L’impossibile, brano cantato per metà in italiano: Fil Bo Riva al piano riesce a trasmettere sentimenti forti con grande calore e passione e ci ricorda la tradizione cantautorale italiana, che senza dubbio lo ha influenzato nella scrittura di questo pezzo. Momenti davvero da brividi.
Mentre con L’over Bonamici ci regala altri attimi di romanticismo e sentimenti, lasciando anche – per qualche momento – il pubblico bolognese a cantare al suo posto, in Radio Fire ci propone influenze indie-rock con schitarrate decise, prima di concludere la canzone in maniera molto più serena ancora una volta al piano.
Nell’encore ecco la splendida Falling, eseguita di nuovo al piano – novello Benjamin Clementine – che riesce comunque a trasmettere sentimenti in maniera pesante, mentre l’altrettanto notevole Killer Queen sa darci ancora tanto sotto il punto di vista emozionale e ci ricorda i migliori Wild Beasts.
Un concerto sicuramente ben preparato da Fil Bo Riva, che ha studiato bene ogni dettaglio e che, insieme ai suoi compagni di band, ci ha mostrato come il suo suono possa funzionare bene e la qualità e la classe dei suoi brani hanno fatto il resto: la promozione per lui è meritata. Ci auguriamo che anche il pubblico italiano sappia riconoscere il valore del musicista romano perchè crediamo abbia davvero delle grandi potenzialità (e – lo ricordiamo – ha solo 26 anni).