Moltheni – Toilette Memoria

GENERE: cantautorato rock italiano.

PROTAGONISTI: Moltheni è il marchigiano Umberto Giardini. Con lui i musicisti principali di questo disco sono Pietro Canali e Gianluca Schiavon. Non mancano ospiti di rilievo, da Franco Battiato a Carmelo Pipitone dei Marta Sui Tubi ad Alberto a Luca Ferrari dei Verdena.

SEGNI PARTICOLARI: quarto album, il secondo per La Tempesta, l’etichetta dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che ha dato al cantautore la possibilità di continuare il suo percorso artistico dopo che la chiusura della Cyclope Records, in seguito alla scomparsa del compianto Francesco Virlinzi, ne aveva reso incerto il prosieguo della carriera.

INGREDIENTI: lineare come ‘Natura In Replay’, insofferente come ‘Fiducia In Un Nulla Migliore’, intimista come ‘Splendore Terrore’, questo lavoro riassume il meglio della carriera del suo autore senza somigliare in realtà a nessuna delle prove precedenti.

DENSITA’ DI QUALITA’: alta, perché grazie agli incroci e le sovrapposizioni tra delicate tastiere ed efficaci riff di chitarra elettrica, con l’acustica che accompagna sempre nel modo più adatto ed una ritmica discreta che asseconda il tutto ogni volta con la giusta impronta, il suono ha quel mix di equilibrio, varietà ed intensità che non fa perdere nulla in coerenza stilistica, e allo stesso tempo è l’arma vincente per far risaltare al meglio le diverse sfaccettature proprie delle inquietudini di Moltheni, tra nostalgia, sbalzi d’umore e l’eterna lotta tra illusione e realismo, espresse come sempre con un cantato non certo cristallino ma di grande emotività e testi basati su metafore tanto inusuali quanto significative.

VELOCITA’: quasi sempre medio bassa, e anche le poche accelerazioni non sono certo di entità rilevante.

IL TESTO: quello di ‘L’Età Migliore’ è talmente bello che merita di essere riportato per intero: “Guardami, riconosci chi ti parlava piano, proprio come amavi tu. Riaffronta la realtà di chi potrebbe darti ma non dà. Prendi me, offro garanzie prive di vincoli, ma tu colorami di verde, giallo e blu; arcobaleno io, profumo in aria tu. Lingua ferma, meraviglia, labbra timide, come un’unghia graffi e cicatrizzi la mia età. Tu sei la malattia di quella gioia, che non è più la mia. Prendi me, offro garanzie prive di calcoli, ma tu dividimi in parti uguali, che riserverò per te quella migliore, quella migliore. Ma tu colorami di verde, giallo e blu; arcobaleno io, profumo in aria tu. Arcobaleno io, profumo in aria tu”.

LA DICHIARAZIONE: bastano le poche parole con cui l’autore presenta il
disco sul booklet: “13 brani attraverso le sanguinose ed infinite pianure dell’amore.”

IL SITO: www.moltheni.org oppure www.myspace.com/moltheni

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