Kings Of Subhumans – The Past Is Over

ANNO: 2020
GENERE: Alternative Rock

PROTAGONISTI: I Kings of Subhumans sono Mark Jordan Mendax (voci, chitarra e parole) e Angelo Palma (batterista e produttore). Entrambi provenienti da diverse esperienze musicali, i due si incontrano nel 2015 e si mettono subito all’opera in una serie di sperimentazioni che poi daranno vita al loro album di debutto: Plastic sinner, pubblicato nel 2017. A quasi tre anni di distanza, il power duo romano torna con un nuovo disco dal titolo The past is over (già anticipato lo scorso maggio dal singolo The Upsidedown) che sarà presentato il 31 ottobre 2020 al Wishlist Club di Roma nell’ambito del format Distortion.

INGREDIENTI: Per darvi un’idea di quello che dovete aspettarvi dall’ascolto di The past is over, sarebbero sufficienti queste stesse parole dei KOS:“Siamo come due pugili che si sfidano all’ultimo sangue ogni volta che proviamo” Ci troviamo infatti davanti ad un’opera estremamente oscura, rabbiosa, sanguigna. Voci, grida, batteria e riff di chitarra si mescolano in quella straordinaria alchimia di suono e rumore che oramai in pochi riescono a davvero a gestire sapientemente. L’energia degli AC/DC si incontra con l’oscurità dei Bring Me The Horizon in un disco che è non è solo da ascoltare, ma da esplorare con tutti quanti i sensi.

Da non trascurare nemmeno la visione del videoclip del brano The past is over, che dà il titolo all’intera raccolta. Un piccolo capolavoro capace di esprimere perfettamente tutta quanta la complessità e l’ambiguità di questo fantastico duo musicale.

DENSITÀ DI QUALITÀ: Proprio come un duello all’ultimo sangue tra due anime fraterne, questo disco si potrebbe riassumere con due aggettivi: terrificante e bellissimo. Ci sono tutti gli ingredienti di quel tipo di rock che un tempo aveva il coraggio di osare. I KOS osano e lo fanno benissimo.

  • 7.5/10
    Voto - 7.5/10
7.5/10

Giudizio riassuntivo

Un disco molto ben riuscito e coerente nei suoi intenti. Certamente c’è ancora spazio per migliorare, esplorare e sperimentare, ma per il momento i KOS ci hanno regalato un piccolo gioiello di pura ossidiana e non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserveranno nei prossimi progetti

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