Interview: Kings Of Subhumans
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i Kings Of Subhumans, un alternative power rock duo di Roma e che ha pubblicato di recente un nuovo album dal titolo The Past Is Over, un disco oscuro, magmatico, ma con molti lampi di energia improvvisa. E in grado di camminare nello spazio siderale alla ricerca di nuovi mondi, come suggerisce la copertina.
Ecco cosa ci hanno raccontato!
Ciao ragazzi, come va? Partiamo dalle basi. Da dove arriva il vostro nome? E da dove deriva quest’universo musico-fantascientifico che avete costruito?
Ciao tutto bene.Finalmente un po’ rilassati dopo l’uscita dell’album e del videoclip, ma siamo affamati di palco. Il nome nasce da una chiacchiera da pub con un nostro amico di “sarcasmo”mentre ci domandavamo sull’elettorato di Trump,Johnson, Salvini e compagnia bella durante lo scandalo Cambridge Analityca . I “re dei subumani” sono gli Idoli in generale.
Per quanto riguarda il nostro universo musico-fantascientifico speriamo innanzitutto che resti tale. Diciamo che il senso di impotenza di fronte al processo autodistruttivo innescato dal nostro sistema capitalistico sul quale si basano le società è alla base del concept sia della copertina che del videoclip realizzati entrambi dal 3d producer Daniele Scali. L’idea è nata durante il lockdown durante una delle nostre infinite videochiamate.
Ho passato (Mark) ore ed ore durante il lockdown a guardare filmati dello spazio…chi non è attirato dallo spazio? E’ stata una bellissima avventura ,come sempre ,realizzare il videoclip di The Past is Over. Per noi la musica è solo uno degli strumenti con cui ci piace comunicare.
Siete fan di altre formazioni in duo (mi vengono in mente The White Strypes, The Black Keys, Blood Red Shoes etc…)? E che differenza c’è, secondo voi, tra il lavorare in gruppo e il lavorare in duo?
Pur apprezzando i duo che hai nominato,ai quali aggiungerei sicuramente i Bud Spencer Blues Explosions ,noi siamo legati più a bands degli anni 90’ delle quali abbiamo credo sintetizzato le cose più importanti per noi ,cucendocele addosso. Pur avendo avuto già in passato un terzo componente( il bassista Giacomo Nardelli per l’album Plastic Sinner ed i relativi concerti) e senza precluderci altre future collaborazioni con altri musicisti, il nostro progetto nasce in 2,vive e cresce in 2 è difficile spiegare la sintonìa ,sicuramente figlia di affinità musicali che abbiamo avuto sin da subito. Litighiamo spesso, abbiamo dovuto affinare e stabilizzare i nostri ego a colpi di riff e rullanti spaccati,ma musicalmente parliamo la stessa lingua.Non è facile inserirsi nel nostro connubio.
Cosa dovremmo assolutamente sapere del vostro disco prima di ascoltarlo?
Innanzitutto che è stato registrato nello storico Trafalgar Recording Studio di Roma dal batterista Angelo Palma con l’assistenza in studio di Giovanni Illuminati. Che è stato prodotto e curato a 360° da noi stessi e che ha avuto una gestazione complicata e resa quasi ridicola dal Covid 19,ma che ci ha consentito di digerire lentamente quello che comunque per noi è un album abbastanza pesante visto che le tematiche toccano argomenti tabù come la depressione e la salute mentale,la misantropia oltre ovviamente l’universo musico-fantascentico.
Com’è la scena musicale alternative a Roma?
Toccherà fare la conta passata questa disgrazia del Covid 19.
Roma è enorme e piena di piccole realtà che però già da anni sono abbandonate a loro stesse da una politica che di sicuro non ha mai agevolato lo sviluppo delle stesse. Ciò nonostante se scremiamo le sbandate indie pop degli ultimi anni che si sono portate con se un ricco pubblico di figli di papà ed una scia di scuole di musica che genera prototipi da format televisivo con dei contenuti discutibilmente bassi, tutta l’ondata trap,oltre ai fedelissimi del metallo ,ci siamo noi e come noi tanti altri ,penso ai Terra,i Fvzz Popvli,i Black Rainbows…Welcome to the Jungle baby
La domanda che non vi ho fatto ma che avrei assolutamente dovuto?
Sei stato abbastanza bravo fino ad ora…ahahahahha
Però non ci hai chiesto forse per delicatezza, dei nostri live.
In un mare di incertezza legato alla situazione legata al Covid 19 abbiamo una certezza e cioè che The Past is Over verrà presentato il 31 Ottobre 2020 al Wishlist club di Roma. Ovviamente nel rispetto delle norme vigenti riguardo il distanziamento sociale.
Cosa c’è nel futuro dei Kings Of Subhumans?
Nel futuro prossimo oltre al release party del disco, abbiamo tanti progetti da calendarizzare,abbiamo intenzione di stampare l’album in vinile per natale,abbiamo tante serate in ballo in Italia e all’estero,un altro videoclip,e poi certamente il terzo album.Vogliamo suonare siamo dei leoni in gabbia. Il nostro obiettivo è quello di crescere giorno dopo giorno e riuscire a portare la nostra musica dove viene maggiormente apprezzata.