Father Murphy – Croce
GENERE: alternative italian occult psychedelia dark experimental folk noise.
PROTAGONISTI: duo composto da Federico ‘Freddie’ Zanatta – voce, chitarra; Chiara Lee – tastiere, voce, percussioni;
SEGNI PARTICOLARI: Croce è il quinto album dei Father Murphy, seconda uscita senza il batterista Vittorio De Marin; registrato da John Dieterich (chitarrista dei Deerhoof) al John’s Closet in Albuquerque, New Mexico nel maggio 2014, mixato e masterizzato da Greg Saunier (batterista dei Deerhoof). La copertina è firmata da Vinh Ngo.
INGREDIENTI: il disco è diviso in due fasi, il lato A Sacrificio, con brani come Blood Is Thicker Water, A Purpose e So This Is Permanent viscerali, oppressivi, sofferenti, dove trovano spazio le voci più che la musica, ed il lato B Beatitudine, con All The People Yelling Fire, They Won’t Hurt You e We Walk By Faith che rappresentano ascensione, estasi, beatitudine. Nel complesso è un album rumoroso ben calibrato, ottima scelta dei suoni ed effetti, riverberi e distorsioni per creare spazio/atmosfera. Un album incentrato maggiormente sulla ritmica e non sulla melodia quasi assente.
DENSITÀ DI QUALITÀ: Croce è un disco psichedelico dark sperimentale, con riferimenti ad alcuni aspetti della musica anni ’70 ed anche richiami industrial anni ’80 (Einsturzende Neubauten e Swans su tutti – ascoltare A Purpose per credere). Il tutto rimescolato in modo molto personale.
I brani sono strutturati in più fasi, probabilmente nascono da varie lunghe improvvisazioni rimaneggiate e unite in uniche tracce dalla struttura non standard. So This Permanent molto rituale, una sorta di litania “can you take it?’ ‘ you can take it“. In Solitude, composta da una chitarra malinconica, drammatica con pochi rumori di fondo, brano minimale riflessivo strumentale. They Won’t Hurt You con un organo ipnotizzante a tratti drone, brano ossessivo quasi religioso, simile ad alcune colonne sonore dei film horror anni ’80.
L’album evoca un senso di morte, rituale, sacrificio e religiosità, non a caso il titolo Croce ..band sicuramente con lo sguardo rivolto oltre confine, anche se negli ultimi anni nel nostro paese cresce la curiosità, grazie anche al lavoro di etichette come Boring Machine / Dio Drone.
VELOCITÀ: 8 brani, 36 minuti
IL TESTO: “Portate il legno sulla collina, Che attenda l’armata giunta a celebrare l’agognata Gloria, Che gli occhi si aggiustino alla luce nell’ultimo momento di solitudine, del Trionfo una Marcia” da fathermurphy.org
LA DICHIARAZIONE: “È un simbolo che ognuno può interiorizzare. Per noi è il sacrificio, o l’aver capito che solo tramite il sacrificio puoi arrivare a qualcosa che consideri veramente tuo, liberandoti dai vari dogmi o dalle verità che potrebbero essere indotte dalla famiglia, dalla società, o da altri” da un intervista su Rockit.it