Cristina Donà – La Quinta Stagione

GENERE: cantautorato femminile.

PROTAGONISTI: Cristina Donà; Stefano Carrara (basso, tastiere, chitarra elettrica e acustica); Piero Monterisi (batteria e percussioni); Cristian Calcagnile (batteria e percussioni); Lorenzo Corti (chitarra elettrica e tastiere); Francesco Moneti (violino, chitarra elettrica, chitarra acustica, bouzouki, mandolino); Philip Shepard (violoncello elettrificato); Peter Walsh (drums programing, tastiere); Quartetto d’archi: Filippo Chieli, Federica Percalli, Elitza Demirova, Antonio Braidi.

SEGNI PARTICOLARI: primo album della Donà per una major (EMI), registrato all’Esagono Studio di Rubiera (RE) con la supervisione di Peter Walsh (già al fianco di Peter Gabriel, Pulp, Scott Walker, nonché dell’ultimo degli italianissimi Fiamma Fiumana); nell’arco dei cinquanta giorni di registrazione lo studio è stato anche la residenza dell’intero team di musicisti e addetti ai lavori, che ha trovato nella convivenza la sintonia e la linfa necessarie alla realizzazione.

INGREDIENTI: 10 tracce, dall’iniziale ‘Settembre’ alla conclusiva ‘Conosci’, passando per le ottime ‘Universo’ (scelta come singolo apripista) e ‘Niente Di Particolare’.

DENSITA’ DI QUALITA’: non ho mai terminato l’ascolto di un disco della Donà completamente soddisfatto, il pensiero finale è quasi sempre ondeggiante: “Questa mi commuove, questa è carina, questa poteva non metterla, questa non mi dice nulla, questa non so”. Stavolta una sensazione simile si avverte meno, ma la si avverte ancora, qua e là. Se però di evoluzione si vuol parlare, lo si può fare in termini di identità stilistica: oggi Cristina Donà suona e canta soltanto come Cristina Donà. Il che non è poco in un contesto musicale nel quale gli epigoni di Afterhours, Subsonica, Bluvertigo e quant’altro non si contano più, e nel quale raggiungere una propria riconoscibilità diventa altrettanto complesso ed utopistico. Allo stesso tempo oltre all’indiscusso talento dell’artista rhodense si percepisce ancora qualche lacuna nella qualità complessiva dei brani, che talvolta tendono a perdersi in se stessi e ad assomigliarsi troppo, non decollando completamente. ‘La Quinta Stagione’ diventa però il suo vertice compositivo più alto, buon auspicio per il percorso da intraprendere in futuro.

VELOCITA’: costante, sorprende ma coinvolge l’andamento regolare della tracklist, che denota anche una precisa volontà nella ricerca di un’atmosfera sonora che immerga l’ascoltatore senza farlo sussultare ritmicamente.

IL TESTO: a 4 anni dal pregevole ‘Dove Sei Tu’, le prime parole della traccia iniziale ‘Settembre’ (che la Donà aveva inserito nella scaletta dei concerti 2006 come assaggio per i fan), sono: “Il sole a settembre mi lascia vestire ancora leggera, il fiume riposa negli argini aperti di questa distesa”, e ben rendono l’idea del ritorno della cantautrice lombarda, ancora una volta incentrato sulla forza delle sue liriche intense ed ispirate.

LA DICHIARAZIONE: “La quinta stagione è, secondo la medicina tradizionale cinese, quel periodo dell’anno in cui il corpo, lo spirito e la natura si preparano al cambiamento. La quinta stagione è per me sopratutto un cesto pieno di gioia e gratitudine per la vita, i suoi misteri di luce o di ombra, la bellezza e il suo scorrere nonostante tutto, e nonostante noi.”

IL SITO: Cristinadona.it oppure Myspace.com/cristinadona

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