Sestomarelli-Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk

GENERE: folk-punk

PROTAGONISTI: Mariela Valota (violino), Alessandro Muscillo (basso), Roberto Carminati (voce, chitarra acustica), Christian Aliprandi (batteria), Alex Aliprandi (chitarra elettrica e acustica, mandolino e cori).

SEGNI PARTICOLARI: alcune realté che nascono nel sottobosco delle numerose band dell’hinterland milanese saltano all’orecchio per l’incredibile capacité di riuscire a portare qualcosa di fresco in generi che fondano le loro radici nella tradizione. Anni fa i Modena City Ramblers riuscirono a portare questa ventata che sapeva di Irlanda in tutta la penisola, filtrandola con le sonorité della loro terra. La fine di quel ciclo ha lasciato un solco, ormai poco frequentato, ma qualcosa sta cambiando. I Sestomarelli sono figli del punk dei Clash e dei Pogues. Quindi sì al divertimento e alla voglia di danzare ma sì anche all’impegno e alla ricerca delle profondité agro-dolci del cuore.

INGREDIENTI: nati come cover band i SM ad inizio 2013 danno alle stampe “Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk” frutto di anni di palchi sudati e dell’inesauribile passione. I brani si dipanano tra testi dissacranti e dure realté . Pezzi spesso molto tirati come quando ci si ritrova di fronte ai diversi aspetti della stessa vita on the road (‘Un’ora lurida‘) o alla disillusione punk di ‘Lasciami sanguinare‘ fino alla ebbra ‘Che la festa cominciì, che porta in dote una accattivante linea melodica. L’Irlanda in tutto il suo splendore esce dal bel violino di Mariela Valota che riesce ad impreziosire le note della festosa ‘Briciole‘. La ruvida (ma poteva essere altrimenti?) ‘Gli Stones‘, forse troppo sopra le righe, prende senso nel complesso del lavoro dei cinque di Sesto San Giovanni. Branduardi esce prepotente dalle note di ‘Il Conte‘ mentre va per altri lidi la successiva ‘Le Sirene, ballad corale molto profonda. La terra color smeraldo di ‘Signora Wolf‘ riporta agli stilemi sopracitati, senza incidere troppo. La bella ‘Il ritmo del tuo cuore‘, forse la musicalmente più ricca con il suo testo d’amore disilluso e i suoi assoli, faré la sua bella figura nei live. La conclusiva ‘Lo strano caso del singor Rossi, in classico stile punk’n’roll, non lascia respiro ed è un degno finale di un disco promettente soprattutto un ottimo biglietto da visita per le esibizioni live dove la band dé il meglio di sé.

DENSITA’ DI QUALITA’: mischiando dei generi che da sempre sono stati inconciliabili solo su carta, i Sestomarelli gettano una nuova luce su un genere ben frequentato dai sopra citati MCR come dalla Bandabardò degli inizi, tutti progetti che si sono involuti diventando, sì più fruibili, ma anche autoreferenziali a causa della perdita dell’ardore e il furore primordiale che invece trasuda dai brani di questo lavoro che rivelano una promessa che nei prossimi anni daré i suoi frutti. La scrittura disinvolta e profonda, la notevole solidité della sezione ritmica e gli azzeccati assoli fanno di questo gruppo qualcosa di più che un fulmine a ciel sereno: il solco lasciato pieno di erbacce dagli ex Ramblers ora sembra rivivere.

VELOCITA’: pezzi da ballare , danzare e saltare

IL TESTO: “Ed è soltanto un’altra ora di ghiaccio in autostrada/ un’ora lurida di rock ‘n’ roll show“ da ‘Un’ora lurida

LA DICHIARAZIONE: “Due anni fa ci siamo chiesti : perché non presentiamo un lavoro tutto nostro? Questo è il risultato” dice Alex Aliprandi su Il Giorno del 20/07/13.

UN ASSAGGIO Un’Ora Lurida

IL SITO: sestomarelli.com

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