Füsch! – Mont Cc 9.0 Second Act
GENERE: new-wave, math-rock.
PROTAGONISTI: i Füsch! sono Maria Teresa Regazzoni, già mediamente nota per essere la madre di Alberto e Luca Ferrari dei Verdena (voce, tastiera, synths, piano), Mario Moleri (chitarre), Alessandro Dentico (basso), Pier Mecca (batteria, percussioni, cori, loops).
SEGNI PARTICOLARI: la band bergamasca torna dopo un brevissimo periodo di assenza dalle scene musicali, Mont Cc 9.0 Second Act, come suggerisce lo stesso titolo, é il secondo capitolo dei tre che compongono la trilogia (il primo dato alle stampe ad aprile di quest’anno e il terzo nonché ultimo vedrà la luce ad aprile 2014). L’intero progetto é preceduto da Corinto (Jestrai Records, 2012) il loro primo ufficiale lavoro.
INGREDIENTI: la sperimentazione é la parola chiave di questo disco dalle ambientazioni ambigue, ognuno dei sette brani ha alla base una forte dose di innovazione in quanto si passa da sonorità tipicamente new-wave a incursioni elettroniche. Alcuni di tali brani finiscono esattamente nel modo in cui esordiscono quelli che seguono, i vari versi di animali portano da un pezzo all’altro senza preavviso, richiamando in automatico i beneamati Pink Floyd di ‘The Dark Side Of The Moon’ (per l’idea) e ‘Animals’ (per la scelta tematica) nonostante appartengano a mondi musicali paralleli.
‘Abbaglio‘, il brano d’apertura, ha tutto ciò che é caro ad una cultura simile: chitarre e basso intrisi di melodia e vigore che riportano alla memoria la poeticità dei CSI di ‘Ko De Mondo’ (probabilmente ancor più analoga é ‘Stelle‘); sulla stessa lunghezza d’onda, con riff di bassi violenti e synth che si fanno strada in modo sempre più imponente, sono ‘Sara‘ e ‘Signore Salga In Auto‘, impreziosite dal variare della voce della Regazzoni che oscilla dalla grazia all’aggressività . Come già detto, non mancano le variazioni: in ‘Underground‘ si trovano i rumori e le distorsioni che allontanano la band dagli anni ottanta avviandola verso i novanta più noise e più fantasiosi, e in ‘L’Ines‘, brano di chiusura della durata di un minuto appena, si sente una sinuosa chitarra acustica decisamente insolita.
DENSITA\’ DI QUALITA\’: é un altro di quegli esempi più che plausibili grazie ai quali é bene credere che la new-wave nostrana non svanirà facilmente. In Italia, si sa, questo é uno stile musicale su cui si é insistito particolarmente, svariate e note sono state le band che l’hanno reso interessante portandolo ad un livello di concretezza smisurato. I Füsch! appartengono alla generazione postuma, si stanno facendo strada tenendo ben saldi gli insegnamenti dei grandi di un tempo; come già detto, la loro musica deve molto ai CSI in modo particolare e a quello che sono stati in grado si suscitare in chi li ha ascoltati. \’Mont Cc 9.0 Second Act\’ é stato registrato in una cascina in montagna tra luglio e agosto di quest’anno, ragion per cui non é un caso che tra alcune tracce siano presenti versi di animali. Il motivo per cui la band ha optato per una location così particolare per dar vita al disco appare evidente: é quello di prendere ispirazione ogni volta da contesti diversi e quello della natura ha giocato, in questo caso, un ruolo fondamentale. C’é una rilevante divergenza sonora tra il primo e il secondo atto: la prima “fase” del disco li ha visti dirigersi verso orizzonti musicali diversi rispetto a quelli qui proposti, i suoni grezzi e raggianti in pieno stile Fugazi vengono meno (e questo dispiace molto), ma non per questo la seconda “fase” é un lavoro da dimenticare, anzi. Bisogna solo pazientare ed attendere la pubblicazione del terzo ed ultimo atto che certamente chiuderà in bellezza l’opera intera.
VELOCITA\’: un album non veloce , energico e altrettanto riflessivo, trenta minuti e ventidue secondi di pura goduria.
IL TESTO: \”stelle lontane, punti di luce, guardo le stelle, guarda le stelle. Sguardo che unisce anime perse, guardo le stelle, guarda le stelle. Stelle lontane, unitemi a voi, guardo le stelle, guarda le stelle\” da ‘Stelle‘
LA DICHIARAZIONE: \”visioni di azzurre giornate,di notti infiammate di stelle,suoni silenziosi che lasciano respiro alla calura, cori sottili di un mondo sommerso, odori e profumi dell’aria arsa dal sole, bocche avide nell’abbraccio di Bacco (Maria Teresa Regazzoni parlando del disco)
UN ASSAGGIO Sara
IL SITO: Füsch! – Facebook