10 canzoni per… correre!
Inauguriamo la nostra rubrica con una selezione di “10 canzoni per… correre”!
Chi scrive ama la corsa e ama la musica e, sopratutto, le due cose messe insieme. Troverete molta varietà di generi, perchè anche la corsa è varia: una corsa lenta rigenerante è diversa da un allenamento con allunghi e ripetute; la pianura è diversa dalla salita…
- Soviet Soviet – No lesson
E’ proprio quando decidi si andare oltre il tuo consueto chilometraggio, quando decidi di osare quel km in più, proprio in quel momento vengono in soccorso i Soviet Soviet. L’intro di No Lesson ti invita a non mollare, e tu non molli, come se la tua vita dipendesse da questo “…thank you so much, thank you so much for your help; thank you so much, thank you so much for your help…”: spingi, spingi! - Verdena – Caleido.
Caleido è un pezzo esplosivo fin dai primi secondi, quello che ci vuole quando comincia la salita… senti la fatica, i battiti accelerare e tu non puoi che lasciarti andare, aumentare di velocità quando arriva il ritornello “Caleido, ma hey faccio fuori gli dei, mai lo potrei, ma hey faccio fuori gli dei”, per poi decellerare e riprendere fiato, con un sorriso beffardo di autocompiacimento. - Ash code – Crucified
Pulsioni elettriche, ritmi incessantemente sostenuti: allarga la falcata, espira, inspira e corri, corri. Il tuo corpo ha bisogno di espiazione, e così lo stai facendo nel modo giusto. - We are waves – Fugitives
L’elettronica dei We are Waves dona una spinta propulsiva anche al runner più demotivato. Se sei sul divano Fugitives fa venire voglia di alzarti per ballare, saltellare e ondeggiare; se sei già sceso in strada per correre è il pezzo giusto per darti lo sprint iniziale… il resto verrà da se, credetemi! Del resto, siamo tutti fugitives, tutti fuggiamo da qualcosa, o no? - Lessness – Oh, me.
Si, effettivamente non è proprio una canzone che si presta ad essere ascoltata durante un’attività sportiva, ancora di meno se si tratta di corsa. Eppure, sono particolarmente affezionata a questo pezzo, che suona come una morbida carezza. Ho sempre trovato sia un pezzo perfetto per una corsa di prima mattina, a ritmo lento, con quella leggera brezza che ti scompiglia i capelli. Dolcemente alienante. Rilassante. - Drunken Butterfly – Coltelli.
La violenza e irruenza del sound dei DB giungono al timpano più forte che mai; nessuna parola, solo sonorità elettroniche e industriali che scuotono ogni fibra muscolare e ti spingono a superare i tuoi limiti fisici e mentali. Pezzone super potente. Totalmente liberatorio. - Giardini di Mirò – A new start
E’ l’alba di un nuovo giorno, il sole sorge e la città è deserta. Il tuo corpo è ancora addormentato, ma viene amabilmente scosso da una melodia soffice e delicata che lo prepara a quella che sarà la distanza da percorrere, qualunque essa sia. - Winter severity index – Waiting room.
Correre è liberatorio. Chi pratica questa attività lo sa bene. Ogni uscita è mossa sempre da una urgenza di base: lo stress da lavoro, le preoccupazioni familiari, ma anche una piccola gioia contingente e sei preso bene dalla vita. Il mood malinconico di questa traccia è perfetto per quella corsa dettata dall’esigenza di sfogare la propria tristezza. Sempre meglio versare sudore anzichè lacrime, che dite? - Diaframma – Leggerezza.
Battiti regolari, respiri senza affanno e quasi canticchi insieme a Federico Fiumani, con una aria malinconica. La mente si spegne. Il tuo corpo segue un ritmo costante, non avverti nessuna fatica, solo “leggerezza” nel tuo “cuore malato”. - Clustersun – Far (The Soft Moon cover).
Cover stupenda uscita in pieno lockdown. Appena è stato possibile riprendere a correre, è stato fantastico poterlo fare con questa cover. La corsa è diventata una fuga … “take me far away to escape myself, cos I was born to suffer…” dall’inquietudine, dalla paura, dagli incubi, dal passato.