Giardini di Mirò@ A cielo aperto, Savignano sul Rubicone

L’anteprima del festival A cielo aperto dello scorso 26 maggio vede protagonisti i Giardini di Mirò e i Vanishing Twin. La serata si svolge nella golena del fiume Rubicone, in uno scenario di straordinaria e bellezza, in un contesto dominato dalla natura, da una variegata vegetazione.

Arrivo nel tardo pomeriggio, al calar del sole: il cielo regala inediti colori ed un ottimo djset intrattiene i presenti. Mi guardo intorno e mi sorprendo di tanta bellezza: l’erba fresca, la golena del fiume e il ponte romano che si vede in lontananza.
Un palco di piccole dimensioni ospita una ricca strumentazione: a proteggerlo alle sue spalle c’è un albero imponente e confortante.

Senza che io me ne accorga, giunge la sera ed è tutto pronto per iniziare. I Giardini di Mirò salgono sul palco ed è presto fatto: ci vuole davvero poco, già a cominciare dalle prime note, lo stato di isolamento e di evasione dalla realtà circostante è immediata.
Non è certo la prima volta che capita quando ascolto i Giardini, sia su disco che dal vivo, ma stavolta ha un non so che di magico: sarà perché è passato troppo tempo dall’ultimo concerto, sarà merito dal contesto al limite del mistico, ma rimango totalmente assorta, quasi posseduta.

Così in Pearl Harbor e A New Start (for a swinging shoes), entrambi brani che siamo stati abituati a sentire, ma di cui non ne faremmo mai a meno.
Ma è con l’ultimo singolo – Del tutto illusorio – che si raggiunge la più alta vetta emozionale: i Giardini di Mirò diventano narratori di una storia fantastica e astratta, lunga circa 20 minuti e, senza proferire verbo, raccontano di amore e passione, sprigionano forza ed energia con il solo uso dei loro strumenti. L’inizio flebile e quieto si evolve progressivamente, il suono giunge potente, come una pioggia elettrica che attraversa la pelle e giunge dritta all’anima.

Del resto, il tour dei Giardini si chiama proprio Voiceless, perchè a volte le parole sono superflue. Ed è questo il caso.
Dopo circa un’ora, senza accorgersene, siamo arrivati alla fine. E’ tempo di applausi e saluti calorosi. Non ci sarà tempo per un bis.
La serata proseguirà con i Vanishing Twin, ma questa è un’altra storia. Torno a casa con un senso di liberazione e di pace, che mi accompagnerà nei giorni successivi.

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