Roccia Ruvida: Libellule

Posso dirvi che ho capito assai poco di quale che sia il sistema globalizzato 3.0 che Libellule ha cercato di spiegarmi? E lo dico per celebrare la mia ignoranza, non per fare ironia. Per il resto la minestra sembra trita di cose che conosciamo da tempo. Certo è che ha ragione lui: non siamo pronti e non lo saremo per molto ancora. Siamo gente ancorata alle cose antiche… “Nuovo ordine” ci prova, come disco, a provocare un ragionamento nuovo, bellissimo il video che troviamo in rete… ma ecco: niente di nuovo, nessuna trasgressione e nessun ordine nuovo… chiacchiere a parte sia chiaro. Ad ogni modo, per coloro ancora dotati di cervello, questo disco stimola non pochi ragionamenti… e la cosa non è più banale ormai!!!

Che dire: tanta trasgressione che poi in verità è la solita mistura del cantautore. E dove sarebbe l’unicità?
Sta all’ascoltatore individuare la qualità ed unicità, gli innovatori fanno sempre fronte ad una “Bell Curve” molto lenta, per questo le persone veramente uniche non vengono identificate fino ad anni dopo, perché inizialmente vengono viste come strane, un po particolari, eccentriche, e scambiate per qualcos’altro. L’unicità non piace alla massa, perché unicità implica diversità e la diversità implica cambiamento, ed alla gente non piace cambiare, il mondo cambia però. Per guardare avanti bisogna guardare indietro, un albero alto ha le radici profonde, si torna indietro per guardare avanti, ed è per quello che l’avanguardia deve tornare al cantautorato vecchio stampo, alle radici, per poi reinventarsi, proprio come fecero i grandi all’epoca. Più spazzatura c’è in giro e più la volontà di qualcosa di fatto bene, come il pane integrale fresco dal forno.

Gridare al potere e al nuovo ordine forse? O nella copertina del disco?
Ci vorrà una guerra per unire il mondo sotto ad un unico Stato? L’internet è già globale, la cultura e il mercato anche, perché allora le leggi sono diverse? Ad alcuni il Nuovo Ordine incute timore, per altri è una liberazione.

Che poi tanto si ripete anche nello stile: il futuro, il nuovo che sembra l’antico… come la copertina del disco appunto… ma non sarà che nessuno trova l’originalità in quanto, appunto, originale? Nessuno la trova ma tutti la inneggiano…
L’originalità è la diversità e profondità di fonti e ispirazioni a cui attingi, tutto deriva da qualcos’altro, ma se vai alla fonte li trovi l’acqua buona. Non guardare ai tuoi miti, guarda ai miti dei tuoi miti. Esiste un tratto caratteriale nel sistema Myer Briggs che si chiama “Openness” e significa la predisposizione alla curiosità fine a se stessa, le persone dotate di questa apertura, sono le persone originali. L’originalità deriva da una delicata commistione di ordine e disordine, un eccesso da entrambe le parti e l’arte risulta incompleta statica o banale.

Domanda sociale dunque, a proposito di ordine: anche tu finisce dentro Spotify. Evviva. Tanto lavoro regalato al sistema. Poi ci lamentiamo che non si vendono dischi. Ma prima di lamentarci, regaliamo al sistema la nostra musica. Come spieghi questo assurdo?
Questa è la guerra al ribasso, che facciamo con la musica, ma anche con la nostra vita, nel caso musicale svaluto il mio prodotto per vendere di più, il problema che facendo così inondi il mercato di tantissima musica talvolta anche di qualità, e le persone travolte con la libertà di scelta optano per la cosa più facile, e che ha il marketing maggiore, questo ha portato ad una manciata di artisti ad avere il 90 per cento dei guadagni. Bisogna ridurre la scala e diversificare il mercato. Esempio, Rock.it sta ora puntando su una piattaforma nazionale in cui Artisti, etichette e locali possono interagire, riducendo la scala ad un sistema nazionale e creando una comunità Nazionale, ma chissà che in futuro non ci sarà una piattaforma per ogni genere musicale. Quando la massa identifica un problema ci vuole tempo per cui questo si risolva, ma la deglobalizzazione è già iniziata e si va verso l’internet 3.0.
Questo sarà un internet gestito da Decentralised Autonomous Organizations, ovvero reti democratiche peer to peer tenute in regola da Blockchain. La frammentazione dei grandi colossi sta già iniziando, basta guardare Hollywood, che era il centro della cultura occidentale che si sta spezzando, e varie parti nasceranno, sempre più piccole, nella periferia, nella zone rurali, o isole per similitudini culturali.

Chiudiamo sempre abbassando l’ascia di guerra e anzi grazie per esserti prestato. “Nuovo ordine” davvero mi regala un disco che a tratti sembra unico. Dico a tratti perché penso seriamente che sia quasi impossibile scoprire cose nuove. Ma la domanda è: se qualcosa di nuovo arrivasse, secondo te siamo in condizioni di riconoscerlo? Te lo chiedo perché ho come l’impressione che questo disco cerchi di presentarci il nuovo e per farlo lo maschera da “vecchio”… non so come dire… che ne pensi?
Purtroppo gli Italiani, sono ancora un pochino indietro, ma la grande onda sta arrivando anche qua, e sono sicuro che quando il vento tira forte bisognerà appigliarsi a qualcosa che veramente vale la candela, ed attenzione perché di falsi profeti ce ne sono fin troppi.

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