VIZIOSA – “Mandic”
In un panorama musicale come quello italiano, talvolta eccessivamente abituato a sound “morbidi” e digeribili, è raro imbattersi in lavori davvero capaci di esprimere in modo sincero e grezzo la violenta necessità di esprimersi e l’innato desiderio di essere visti e presi in considerazione. Per questo motivo e per molti altri “Mandic”, il nuovo EP dei Viziosa si presenta come una vera e propria eccezione, un lampo a ciel sereno pronto a squarciare le aspettative del pubblico. Segnato da un approccio diretto e da un’attitudine sincera, il nuovo lavoro del duo piemontese si presenta come un nucleo di energia ribelle e di espressività sregolata, pronto ad implodere sprigionando una luce accecante. Le 5 tracce del progetto accorpano i recenti singoli ad alcuni brani inediti; oltre a “Strade Bianche” e “Davide” (che vedono l’illustre collaborazione del chitarrista irlandese Drew McConnell) compaiono infatti tre nuovi episodi, anch’essi impregnati dello strabordante potere di un suono post punk che fonde passato e presente. Ritmi indiavolati, chitarre a massimo volume e un cantato viscerale; un mix perfetto, capace di riportare in auge una sottocultura in lento declino ma segnata da una tradizione troppo importante per essere ignorata. I Viziosa riescono infatti a conferire nuova modernità ad un genere capace di un’attualità disarmante; in questo senso, è la scrittura dei brani – in continuità con l’approccio strumentale – a conferire ai brani dell’EP un innegabile valore di ruvida verità. Se è vero che in Piemonte la parola “mandic” tratteggia i contorni di una figura fuori dagli schemi, talvolta scollegata dalla realtà e per questo emarginata, è dunque naturale che la tracklist si riempia delle storie di individui ostracizzati e allontanati dalla società; tramite la loro musica, i Viziosa decidono quindi di rivalutare queste figure, donando loro un racconto alternativo che li vede protagonisti anti-eroici di vicende sincere fino all’estremo. Dall’ironia sprezzante di “Davide” ai crudi ritratti di “Caos” e di “Sei il dolore”, il disco si tinge di un colore verace che mescola il sangue al vino rosso, riportando alla mente elementi dimenticati di un folklore ormai dimenticato, ma pronto a mostrarsi nuovamente nella sua perenne attualità. Attingendo a piene mani da una visione del mondo tipica di un passato tormentato impossibile da dimenticare, i Viziosa riescono a costruire un progetto sincero e senza filtri, che fa rumore e lascia il segno. Con “Mandic” il duo riesce dunque senz’altro nel tentativo di dar vita ad un lavoro che non può lasciare indifferenti, persino nella realtà grigia e disinteressata della nostra epoca.