Risorse Umane – Triplice Duplice Copia
Un’analisi meticolosamente nostalgica di un mondo che sembra non esistere più: così si potrebbe descrivere, in breve, lo spirito delle Risorse Umane; dopo la pubblicazione di “Stanza 5 – Piano Terzo”, primo passo di un nuovo percorso artistico, la band torna con “Triplice Duplice Copia”, il nuovo EP composto da 4 tracce. Al riuscito singolo “Dovresti ascoltare i Diaframma” si uniscono tre brani inediti, tutti contaminati dall’atmosfera tipica del collettivo, dominata dal post punk e dalla new wave. La brevità del progetto non ne intacca la forza espressiva: circondati da un’atmosfera incupita dal cemento e dal grigiume, i racconti che animano gli episodi del disco sono intrisi di una sincerità grezza e ruvida. La postmodernità – e la sua inevitabile critica – assumono le sembianze di edifici brutalisti, che si lasciano però intaccare da una naturalezza e da un’emotività a cui è impossibile sfuggire. I tempi serrati e le strumentali incalzanti, che coinvolgono a pieno chi ascolta trasportandolo in una realtà sospesa nel tempo, lasciano infatti spazio a racconti veritieri (o, quantomeno, verosimili) dominati da storie d’amore e legami interrotti. Ne derivano brani variegati nel ritmo e nel sound, ma uniti nell’empatia e nel carico emotivo; ecco allora che una ballata come “Anfield” si inserisce perfettamente tra brani più potenti – come “Io, te e gli oggetti del Profondo Cielo” – e momenti maggiormente trascinanti – come “Per chi lo fai”. Il risultato finale è un EP arguto e mai banale nella sua analisi del tempo presente, ma al contempo privo di una totale illusione nostalgica verso un tempo che si è ormai lasciato alle spalle. Le Risorse Umane aggiungono un altro blocco di cemento armato nel loro percorso artistico con un progetto capace di unire revival e modernità, spingendosi verso i lati oscuri della realtà per trarne quanto di positivo ancora esiste.