Anna Castiglia @Santeria, Milano, 13/03/2025
Con un concerto sold-out, l’ennesimo di questa tournée, Anna Castiglia ha confermato la sua crescita artistica e il forte legame che sta costruendo con il suo pubblico. La giovane cantautrice catanese ha portato sul palco un’esibizione intensa e coinvolgente, caratterizzata da una sapiente combinazione di musica, ironia e teatralità.
Sin dalle prime note, si è percepita l’energia speciale della serata. Il pubblico, abbastanza eterogeneo, composto da fan e nuovi ascoltatori, ha risposto cantando e interagendo con l’artista in modo spontaneo. Anna Castiglia, con il suo stile unico che mescola cantautorato, pop e una vena di ironia tagliente, ha saputo costruire una scaletta equilibrata e dinamica, in grado di alternare momenti più intimi a esplosioni di energia.
Tra i brani più apprezzati della serata spiccano “Participio presente”, “AAA” e “Bovarismo”, quest’ultima arricchita da un sorprendente passo finale di tip tap, una trovata che ha stupito il pubblico e aggiunto un tocco di originalità alla performance.

Il concerto ha visto anche delle collaborazioni di rilievo, che hanno reso l’evento ancora più speciale: “Le chiese sono chiuse” è stata eseguita con I Patagarri, mentre “Un tu scuddari” ha visto la partecipazione di Giulia Mei, una delle voci più interessanti della nuova scena cantautorale.
L’intensità è salita ulteriormente con “Troppa città” e “Decostruire”, eseguite con Ramiro Levy e Alessandro Di Sciullo, creando momenti di grande impatto emotivo.
La teatralità della cantante è uno degli elementi che più colpisce della sua esibizione e nonostante un’apparente impacciatezza che fa parte del personaggio che ha costruito, la sua interpretazione rivela una grande sicurezza e una preparazione meticolosa.
Anna riesce a mescolare musica e recitazione in modo naturale, senza risultare forzata, creando un’esperienza immersiva per chi la ascolta. Il suo modo di interagire con il pubblico è spontaneo e diretto, e la sua ironia, unita a un tocco di nerdaggine, contribuisce a rendere il concerto un evento unico nel suo genere.

Uno degli aspetti che potrebbero essere migliorati è la gestione dello spazio musicale per la band.
Se da un lato il carisma e la presenza scenica di Anna sono fondamentali per il successo del concerto, dall’altro un maggiore spazio alle improvvisazioni dei musicisti potrebbe arricchire ulteriormente l’esperienza sonora, aggiungendo sfumature inedite ai brani e rendendo ogni esibizione ancora più unica.
Il finale del concerto è stato affidato a “Ghali”, una scelta forse prevedibile, ma inevitabile chiudendo un’esibizione che conferma il talento di un’artista che sta costruendo un percorso solido e originale.
Anna Castiglia ha dimostrato ancora una volta di essere una delle cantautrici più interessanti della scena italiana, grazie alla sua capacità di fondere musica, ironia e storytelling in una formula che funziona e conquista.