Queen Lizard: tra passato e presente
“Heilige Luna!” è un viaggio sensoriale nell’oscurità dei Queen Lizard, un’oscurità in perenne ricerca di luce, per quanto tutto si risolve dentro un viaggio metropolitano, fantastico, surreale… un album che si distingue per il suo suono distopico e sospeso, che cattura l’immaginazione e ci (tele)trasporta in mondi altri… almeno nella percezione del primo impatto.
La band ligure è al suo secondo album, dopo l’esordio Secret Inner Light del 2019. Prima di questo lavoro, c’è stato un cambio di cantante e batterista, con l’ingresso di Claudia Pisani e Lorenzo Capello. Questo disco è stato registrato da Sannino ed Emanuele Morena e prodotto da Queen Lizard e Lorenzo Capello.

A proposito del primo impatto: i brani sembrano avvolgersi in spirali di fumo, siamo dentro quella notte di un giardino segreto, dove i ricordi si mescolano ai fiori notturni e agli echi di rotaie lontane (giusto per prendere spunto dalla press kit). L’atmosfera è unica e questo vorrei sottolinearlo, in bilico tra la southern e lo shoegaze, in bilico tra gli Eurythmics e i REM ultima maniera IRS. Questa voce assai “californiana” lenta nei contorni che richiama la N.Y. del Greenwich Village, la dispersione di anni di resistenza e di contaminazione artistica.
Il singolo “No Sun” rappresenta perfettamente lo scenario verosimile, inquinato e dispersivo dei Queen Lizard, con le sue atmosfere cupe e inevitabilmente definitive nel cemento che si fondono in un vortice di segretissima quiete. La produzione dell’album anche si lascia notare, con quel modo lento e non imbrigliato di far combaciare i suoni nel mix che da spazio al caso… un disco che appunto esce benissimo del concetto di pop rock internazionale, si fa alternativo alle solite abitudini senza ritrovarsi un un terreno di sfacciato (e spesso mal riposto) futuro innovativo. Sono spunti interessanti quelli che troviamo dentro “Heilige Luna!”, un bel connubio tra passato e presente e nessuna fretta verso il futuro. Lo avrei visto bene dentro un vinile…