Piatcions – Heaven’s Sins

GENERE: shoegaze, psichedelia .

PROTAGONISTI: Francy Woodson (voce, chitarra, fuzz, space echo), Dave Cocks (basso, oscillating fuzz), Carellino (batteria).

SEGNI PARTICOLARI: a circa un anno e mezzo di distanza dal buon esordio, ‘Senseless > Sense‘, pubblicato dall’etichetta londinese I Blame The Parents, la band piemontese ritorna con un nuovo EP, ‘‘Heaven’s Sins‘, realizzato anche questa volta con l’aiuto delle sapienti mani del produttore James Aparicio.

INGREDIENTI: la band di Domodossola torna con un EP di tre brani che apporta alcune modifiche al precedente lavoro: i Piatcions qui spaziano tra gli estremi più noise dello shoegaze e lo space-rock, regalando ai propri fan ben due brani solamente strumentali, ma non meno interessanti. La loro lunga esperienza live in Europa e soprattutto nel Regno Unito ha dato loro una maggiore visibilità , facendo sì che i loro pezzi passassero su BBC 6 Music Radio.

DENSITA’ DI QUALITA’: ho di recente visto live al Arci Taun di Fidenza (PR) la formazione piemontese e proprio questo mi ha dato la possibilità di capire il loro cammino evolutivo, di cui ho prontamente trovato un riscontro in questo nuovo EP: come avevo potuto sentire da quella serata, il loro periodo garage è definitivamente chiuso, mentre ora i tre ragazzi di Domodossola preferiscono intraprendere sentieri decisamente più rumorosi, senza però mai perdere quella loro vena psichedelica. La title-track, l’unico pezzo a contenere vocals, esplode in una ricetta di noise e di gran velocità , mentre l’impercepibile voce di Francy Woodson rimane lontana e sembra quasi impazzire a tratti. Il rumore aumenta ancora in ‘Heaven’s Sins Again‘, una versione differente del primo brano, dove la prorompente batteria di Carellino è accompagnata dai synth del duo di New York City Goitia Deitz che aggiunge al brano una definizione elettronica maggiore, dando la sensazione di voler rapire l’attenzione dell’ascoltatore con il suo suono pesante. Nella terza e ultima traccia, ‘Reel Loop (Atom Eye Remix)‘, il ritmo sembra finalmente pacarsi un po’, l’atmosfera è decisamente cupa, ma contiene anche qualche leggera traccia di melodia.
‘Heaven’s Sins” è un lavoro interessante e concreto che sarà indubbiamente un buon punto di partenza per la prossima tappa sulla lunga distanza della band piemontese.

VELOCITA’: piuttosto elevata, condita da una notevole dose di rumore.

IL TESTO: “I’ve got a fire in my chest and I need to share it / I’ve got sixteen holes inside my head / but we’re colours in the sky / we are colours in the sky / we’re just fire ” da ‘Heaven’s Sins’‘.

LA DICHIARAZIONE: il bassista Dave Cocks su ‘Indie-Roccia.it’ parla del confronto nel modo di recepire la musica nel Regno Unito e in Italia: “Abbiamo forti riscontri in Inghilterra, etichetta discografica (I Blame The Parents) e management (Monica Melissano, A Giant Leap) hanno base lì, siamo in un certo senso stati ribattezzati. Abbiamo importanti passaggi su BBC 6, Radio RAI non sa neanche della nostra esistenza”.

UN ASSAGGIO Piatcions – ‘Heaven’s Sins’

IL SITO: Piatcions.org

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