Riccardo Sinigallia-Per Tutti
PROTAGONISTI: Riccardo Sinigallia
SEGNI PARTICOLARI: negli otto anni di “silenzio” dal precedente “Incontri a metà strada”, Riccardo Sinigallia, ex Tiromancino, aveva proseguito col suo lavoro di autore e produttore, portando avanti anche alcuni progetti paralleli, come la partecipazione al collettivo “Deproducers”, progetto scientifico-musicale. Il terzo album in studio del cantautore romano arriva a seguito della sua partecipazione (poi esclusione) al Festival di Sanremo dell’anno in corso, includendo i due brani presentati per l’occasione (‘Una rigenerazione‘ e ‘Prima di andare via). “Per tutti”, prodotto dallo stesso artista insieme a Filippo Gatti e Laura Arzilli, vede la collaborazione di numerosi musicisti alla sua stesura, tra i quali Roberto Angelini, Andrea Pesce, Marco Rovinelli, Cristiano de Fabritiis, Fabio Rondanini, Daniele Sinigallia, Maurizio Loffredo.
INGREDIENTI: se i due precedenti lavori contenevano grosse dosi di elettronica e si mantenevano dunque più rischiosi da un punto di vista musicale, il pop di “Per tutti” conferisce all’album un titolo quasi profetico, perchÀ si ammorbidisce e si addolcisce, pur conservando barlumi di sperimentazione che vanno tuttavia ricercati nei riferimenti agli anni ’70/ ’80 e in cui si riconosce l’audacia dell’autore. Tutto riesce a brillare di qualcosa di estremamente moderno e di molto profondo, sensazione rafforzata dai testi, come sempre di una poetica che riesce tuttavia a non perdersi in eccessive astrazioni e ad essere vicina all’immaginario concreto dando spazio all’amicizia, al nostalgico amore e alla stessa musica. Ne viene fuori un lavoro probabilmente meno “freddo” dei precedenti, dove l’aggettivo ha un’accezione del tutto positiva, in cui però riemergono le atmosfere notturne ed evocative a tratti orchestrali a cui eravamo stati abituati, con una maggiore presenza dell’attitudine cantautorale. Tutto si colloca da qualche parte tra i Tiromancino, il synth-pop del passato e qualche produzione di Brian Eno. E già suona bene così.
DENSITA’ DI QUALITA’: i due brani Sanremesi avevano fatto guardare con speranza ad un ritorno del cantautore romano, forti di una dicotomia che li aveva contraddistinti: da un lato la tendenza ad una leggerezza maggiore con ‘Prima di andare via‘ , ballata folk retta dal suono delle chitarre, molto più vicina all’immaginario dei Tiromancino e quindi alla scena pop d’autore; ‘Una rigenerazione‘ invece, tra fiati, groove di basso e sintetizzatori, aveva rappresentato il lato più sperimentale. La suddetta dicotomia la ritroviamo nell’intero album. Da un lato infatti, la vena cantautorale emerge all’interno di ballate delicate e dai tratti acustici, come accade in ‘Io e Franchino‘, delizioso pezzo che porta con sÀ amicizie e troppo tempo passato, o ne ‘Le ragioni personali‘ , di nuovo vicina ai Tiromancino e più ricca a livello strumentale, ma dal sapore leggero quanto basta per avvicinarla a scenari più classici. L’altro volto del lavoro invece ripropone episodi molto più accomunabili ai precedenti lavori. Pezzi come il capolavoro di ‘E invece io‘ potrebbero stare benissimo in “Incontri a metà strada” ad arricchirne qualità e profondità e invece ci deliziano proprio qui in un crescere di intensità , che per sette minuti passa dal piano ai sintetizzatori, dalle chitarre alle percussioni elettroniche e non smette mai e poi mai di emozionare; la riuscitissima ‘Per tutti‘, che arriva alle spinte rock e in chiusura se volessimo esagerare potrebbe addirittura ricordare vagamente i Pink Floyd di “Another Brick in the Wall”; la strumentale ‘13 07 2010‘ che sembra il marchio di fabbrica dell’autore e si muove tra Radiohead e i buoni vecchi Felt.
Riccardo Sinigallia non si risparmia nel ritorno e ciò che colpisce di più è che entrambe le facce della sua produzione sembrano assolutamente ben realizzate. Il terzo album sembra il frutto di una maturazione artistica che mette in risalto soprattutto le sue grandi doti di produttore . Le reti sonore in cui ci si muove all’ascolto sono totalmente avvolgenti e poco conta l’alleggerimento di alcuni brani perchÀ scavando a fondo si ritrova sempre l’impronta indelebile del cantautore romano. E’ un disco adatto a chi ama la sua produzione e a chi sa ritrovare un po’ di se stesso tra le immagini che tanto sapientemente egli sa veicolare senza dimenticare la semplicità . “Per tutti” è una dichiarazione di intenti anche se all’ascolto può far piacere immaginare che no, che non sia per tutti ma solo per se stessi.
VELOCITA’: 9 brani per poco più di 36 minuti abbastanza lenti ma piacevoli
IL TESTO: “A Marechiaro gli stranieri facevano il bagno, io fatico a lasciare l’inverno soprattutto perchÀ tu non sei qui vicino a me, che mi hai fatto sentire più adatto a spogliarmi e a sorridere a tutti, tu che conosci bene la tua nudità ” da ‘ E invece io‘
LA DICHIARAZIONE: “Non è stato e credo che non sarà mai facile ottenere consensi rilevanti per l’industria discografica se si segue con rigore la propria idea personale. E’ un momento in cui la richiesta di prestazioni e numeri adatti al mercato è diventata paradossale, da un certo punto di vista questo meccanismo, avendo notevolmente appiattito la proposta del prodotto commerciale, sta valorizzando le forme artistiche più originali, ma siamo ancora lontani da un approccio alla fruizione che premi l’ autenticità e non l’omologazione ” da un’intervista a fourzine.it
UN ASSAGGIO: ‘Prima di andare via’
IL SITO: riccardosinigallia.it/wordpress