Offlaga Disco Pax – Bachelite

GENERE: indietronica sensibile e anti-retorica.

PROTAGONISTI: Daniele Carretti (chitarre, basso), Enrico Fontanelli (basso, sintetizzatore moog, tastiere), Max Collini (voce e testi). In ‘Onomastica’ compare un sax suonato da Andy dei Bluvertigo. Hanno anche collaborato: Vladimir Yashchenko (saltatore in alto che nel 1978 raggiunse quota 2 metri e 35 centimetri con il metodo ventrale), il Chirocephalus Marchesonii (un gambero che vive solo nel Lago di Pilato), una vecchia Golf targata Parma con un adesivo ‘Lula – Brasile’ sul lunotto posteriore.

SEGNI PARTICOLARI: secondo album per il gruppo di Reggio Emilia. Il packaging rievoca il primo LP: utilizza lo stesso logo, gli stessi caratteri e la stessa tipologia di digipack.

INGREDIENTI: ‘Bachelite’ ha nelle proprie radici ‘Socialismo Tascabile’. Anche in questo caso Collini parla e non canta, recitando i suoi testi con un richiamo al teatro-canzone dei primi anni ’70. La struttura di ogni traccia è caratterizzata da una base ‘synth-etizzata’ molto semplice, accompagnata da intromissioni di tastiere, chitarre e basso. Si possono addirittura trovare delle canzoni sorelle tra i due album: ‘Onomastica’ ed ‘Enver’ puntano all’ermetismo attraverso un giro di basso conivolgente, ‘Venti Minuti’ e ‘De Fonseca’ chiudono i due LP mostrando una forte affinità musicale e tematica (si parla in entrambi i casi di due persone perdute per sempre). Dal punto di vista dei testi, Collini ricorda la sua gioventù dalla fine degli anni ’70 agli anni ’90 (‘Ventrale’, ‘Lungimiranza’, ‘Cioccolato I.A.C.P’, ‘Onomastica’), racconta di persone diverse (‘Superchiome’, Venti Minuti’), riflette su temi importanti come l’insensibilità del fascismo stragista e forme di resistenza alternative (‘Sensibile’, ‘Fermo!’).

DENSITA’ DI QUALITA’: ‘Bachelite’ è di una bellezza devastante. Nonostante la semplicità, le basi sono altamente ricercate (vanno dalla delicatezza sonora di ‘Dove Ho Messo La Golf?’ al synth aggressivo di ‘Ventrale’) e le splendide parti di chitarra e basso non fanno che arricchirne la particolarità. In sostanza gli Offlaga Disco Pax sanno trovare quegli arpeggi e quei suoni che si stampano nel cuore. Il fatto più sorprendente è che ‘Bachelite’ sarebbe un ottimo album anche senza voce, una specie di ‘post-rock elettrizzato’ visionario. Ma a rendere quest’album un capolavoro è proprio il connubio musica-parole: quando i testi raggiungono versi particolarmente emozionanti, le basi cambiano e la chitarra entra con forza e convinzione. Ad esempio ‘Sensibile’ esprime la rabbia del testo del Collini attraverso un cambio di voce, e una chitarra che diventa gradualmente protagonista. ‘Dove Ho Messo La Golf?’ propone un arpeggio ad alto volume per rendere la narrazione ancora più avvincente, in un momento in cui il racconto si avvicina alla trama di un film d’azione. In aggiunta, c’è quella particolare capacità di Collini di pescare dal vocabolario le parole più adatte, presentando tematiche importanti attraverso storie e personaggi improbabili. Ed ecco che la bellezza dei testi emerge proprio dal rifiuto della retorica: i fascisti non vengono giudicati per la loro ideologia, ma per la loro insensibilità; l’orgoglio della falce e martello non viene ostentato attraverso una tesi particolare, ma con un record mondiale di salto in alto di un atleta ventralista; la resistenza che viene raccontata non è quella classica dei partigiani, ma quella di un gambero solitario che vive nelle Marche. Gli Offlaga Disco Pax sono la cosa più bella che sia mai capitata nel panorama indipendente italiano degli ultimi anni. Peccato che a causa degli argomenti trattati e della lingua utilizzata, non siano un prodotto esportabile. Gli anglosassoni e gli svedesi non sanno cosa si perdono.

VELOCITA’: qualcuno ha addirittura parlato di album ‘dance’. Qualcosa è sicuramente ballabile, però la velocità mediamente bassa non consente una particolare facilità di movimento. Il ritmo delle narrazioni è sempre lento, con lunghe pause tra una frase l’altra che consentono un maggiore coinvolgimento.

IL TESTO: Collini sa utilizzare allo stesso tempo l’umorismo (“Lo spettacolo della tombola pomeridiana, con gli strafattoni che duellavano coi fagioli insieme alle pensionate, era stupefacente. Molto più della facile battuta” da ‘Cioccolato I.A.C.P.’), l’analisi storica tagliente (“Giusva [Fiorvanti] era uno pronto per la uno bianca, prima della uno bianca” da ‘Sensibile’), il vecchio filo-sovietismo rigido e parziale (“L’unico fosburysta giustificato è il compagno Javier Sotomayor”, da ‘Ventrale’).

LA DICHIARAZIONE: “Offlaga Disco Pax racconta storie, quasi tutte vere, di politica, verginità e altri beni di consumo”, dal primissimo post del blog ufficiale.

IL SITO: ‘Offlagadiscopax.splinder.com’ (il blog ufficiale) oppure ‘Myspace.com/odp130’.

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