Winter Dust – Autumn Years

GENERE: post-rock, post-hardcore

PROTAGONISTI: Marco Vezzaro (vocals, guitar) Marco Belloni (piano, synth) Marco Lezzerini (bass) Marco Macchini (drums) Fabio Gallato (guitar).

SEGNI PARTICOLARI: i Winter Dust sono cinque ragazzi di Padova e dintorni, attivi con l’attuale formazione dal 2008. ‘Autumn Years’ segna il terzo LP del quintetto, dopo l’esordio ‘Colours of the Post Storm’ e l’apprezzato ‘Existance’ (2011).

INGREDIENTI: una delle caratteristiche principali di ‘Autumn Years’ è sicuramente il ruolo ricoperto dal piano di Marco Belloni: portante anche più della batteria, con cui instaura dialoghi maestosi (‘Undertow‘ e ‘Early Grey Morning‘ forse esemplari in questo senso). Proprio con questa scelta i Winter Dust si allontanano un po’ dalla marcata componente elettrica e perché no anche metal dei lavori precedenti, tendono verso tratti post-rock e offrono un suono molto meno sporco, che lascia spazio, quando ci sono, a testi laceranti.

DENSITA’ DI QUALITA’: ‘Fake Beaches‘ è un amarcord con oggetto le molte estati fa al mare e mostra l’invalicabile lontananza dei noi di quei giorni dai noi di oggi: days we used to hold and let go now belong to someone we don’t know. Le correnti sottomarine strumentali di ‘Undertow‘ introducono i minuti più preziosi dell’album: ‘Early Grey Morning‘ è una delle poche tracce di ‘Autumn Years’ con canto in growl e sarebbe difficile immaginare un modo più efficace per l’urlo ‘just carry on‘. Anche ‘Birthday‘ potrebbe rimanere impressa nella mente degli ascoltatori, tra cori cantati tutti insieme e i suoni acuti del piano. Ad essere predominante in ‘Cities Where I’d Stay‘ sono invece le chitarre che vanno a ricordare qualcosa degli Explosion In The Sky, almeno fino a che non inizia il growl. La chiusura dell’album è affidata al breve crescendo strumentale, ‘Moonlight‘, che vede un pregevole lavoro della sezione ritmica. In ‘Autumn Years’ i cinque veneti mettono tanta rabbia unita ad una grande cura musicale, connubio raro quanto azzeccato.

VELOCITA’: trentotto minuti da passare a occhi chiusi.

IL TESTO: “Summer will make us sweat and make you feel alone.
Peel an apple for me and just carry on.
” da ‘Early Grey Morning

LA DICHIARAZIONE: “i Winter Dust sono un gruppo che dedica attenzione maniacale alla composizione dei pezzi in tutti i suoi molteplici aspetti, ma che poi riesce nei live a suonarli con l’urgenza e l’immediatezza tipiche del background punk-hc che li ha cresciuti.” dal comunicato stampa di presentazione del disco

UN ASSAGGIO ‘Undertow’

IL SITO: winterdustmusic.com

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