Auge – Spazi Vettoriali
Arrivano gli Auge con il loro nuovo album intitolato “Spazi vettoriali” (VREC Music Label) ed il loro alternative rock affascinante, misterioso e soprattutto maturo. Il disco prodotto da Flavio Ferri (Delta V, Gianni Maroccolo) è un vero e proprio tripudio al sound alternative italiano che per molto tempo poteva benissimo confondere con la wave indie (quella giusta però). “Spazi vettoriali” riesce a scorrere velocemente ma anche lentamente e si smuove sinuosamente tra le orecchie degli ascoltatori dando la sensazione di un disco impegnato ma che allo stesso tempo vuole sedurre l’ascoltatore per un ascolto profondo, cosciente e pieno di lucidità. Brani come “Lei” e “Firenze” rappresentano dei veri e propri cavalli di battaglia della band e dei biglietti da visita che legittimano l’ingresso e la permanenza degli auge nella musica alternativa che conta. Ogni brano porta con sè un gran bagaglio ispiraxionale ma ciò che ci ha colpito di più è la capacità della band di rimanere fedele a se stessa senza farsi troppo influenzare dal panorama e/o dal contesto musicale. Gli Auge puntano ad essere un punto di riferimento per la scena alternativa ed il loro “Spazi Vettoriali” ci riporta proprio indietro nel tempo come se la loro presenza fosse ormai cristallizzata e come se niente potesse scalfirlo. “Spazi Vettoriali” rappresenta un disco dalle molte sfaccettature ma che di certo potrà dare grosse soddisfazioni agli ascoltatori più esigenti e vogliosi di cose nuove ma che allo stesso tempo non si distacchino vertiginosamente dalle vecchie. In poche parole, un disco prodotto ed ideato con maestria e promosso a pieni voti.
Da non perdere
Voto: 8+
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