Esclusiva: Angelo Sava – Miasmi (videoclip e mini intervista)
Avevamo parlato dell’artista pesarese nella nostra rubrica dedicata agli EP del mese di ottobre,e per l’occasione lo avevamo anche intervistato. Il prossimo 6 marzo uscirà Miasmi, disco autoprodotto e registrato a Rimini da Steve Scanu.
L’album si compone di sei brani: Sava ripropone il suo stile cantautoriale noise, in cui si celebra la solitudine e un costante senso di inquietudine, tra chitarre ora distorte, ora dilatate nei suoni.
Oggi abbiamo il piacere di ospitare il videoclip dell’omonimo singolo che anticipa l’uscita del disco. Miasmi è una traccia interamente strumentale, perché, si sa, la musica a volte è più potente delle parole.
Queste le parole di Angelo Sava:”Ho scelto Miasmi come primo estratto del disco perchè credo fortemente nei silenzi dei brani strumentali, la narrativa spesso si nasconde sotto pelle e non per forza deve esser catalizzata dalle parole. I palazzi presenti nella clip sono scenari della nostra vita quotidiana, ho passato mesi di Agosto in città deserte, nei condomini ci ho sempre visto tanta poesia, l’autunno riesce spesso ad intensificare il significato romantico del cemento, dell’asfalto e delle panchine vittime dell’esodo. Il verde artificiale, spesso, artificiale non è“.
Per l’occasione abbiamo rivolto qualche domanda ad Angelo, mentre in fondo trovate il videoclip di Miasmi.
Ciao Angelo! L’ultima volta ci siamo sentiti in occasione di Addio Pimpa EP (autoproduzione, 2016), ci dicevi che “Addio Pimpa è davvero un episodio che conclude il soccombere ai ricordi. Le immagini che rivivo della mia infanzia o del recente passato tossico non mi toccano più, vanto un sano menefreghismo che mi porta ad ignorare le cicatrici”. E’ ancora così? Con Miasmi quindi si apre un nuovo capitolo?
Musicalmente parlando Miasmi e Addio Pimpa sono due capitoli sicuramente collegati. Per quanto riguarda i suoni, ho aggiunto dei toni ai colori del capitolo precedente, rendendo così ben visibile tutte le sfumature. La narrazione di questi pezzi spia un passato più recente, lo scoglio dei traumi e delle ferite umide è quasi superato, lo scenario di Miasmi è la fase iniziale della convalescenza. Dal letto il piede incontra la pantofola e riscopre l’abilità del passo.
Miasmi arriva dopo neanche un anno di distanza dal tuo ultimo lavoro (meno di sei mesi!). I nuovi brani sono nati di getto, oppure li tenevi custoditi in un cassetto?
Ho la fortuna di aver da parte molti embrioni di brani mai conclusi ed in più difficilmente passo troppo tempo senza scrivere.
Quando ho notato che la natura dei pezzi aveva un che di evoluzione dell’ultimo ep, mi sono deciso nell’accorciare i tempi.
Passiamo la vita mutando continuamente, attendere significava rischiare nel fare andare a male i pezzi e l’identità che giorno per giorno diveniva sempre più precisa.
Tre aggettivi per descrivere Miasmi.
Storto – Melodrammatico – Mansfield
Qual è il pezzo a cui sei più legato e perché?
Non so rispondere. Forse Merlo, il perché è nascosto in un fardello condiviso con una manciata di persone.