Roccia Ruvida: Gerardo Balestrieri
“Sanremo? Ma non so…Dopo questa settimana inizia il carnevale di Venezia.
Ho veramente altro da fare.” E dopo aver saputo che nella GIURIA ESPERTI del prestigioso festival c’è anche GRETA MENCHI direi che anche noi abbiamo di meglio da fare…che farci insultare l’intelligenza. Ma tornando a Balestrieri: per chi lo conosce sa benissimo che intonazione dare alla voce e che peso dare al significato delle parole. La Francia di Brassens e l’America di Tom Waits, passando per l’Italia di Paolo Conte alla fine si arriva a chiudere il cerchio e il minestrone esce…ed è assolutamente di livello. Ci abbiamo provato a stuzzicare un Artista come Gerardo Balestrieri ma qui ecco dimostrata la differenza dei ragazzini che non hai ancora limato le ossa e qualcuno che le ossa ormai le modella su misura. E tanta vita vissuta su palchi e pentagrammi, tanta esperienza e arte che scorre nelle vene, oggi viene misurata oggi a suon di talent della tv commerciale, like su Facebook e giurie di esperti…quando gli esperti sono ragazzine di 21 anni che collezionano MILIONI di visualizzazioni su video assolutamente privi di tutto. Detto questo ci credo che poi un disco di Gerardo Balestrieri manco viene capito…!!!
Il FESTIVAL di SANREMO. Non potevamo partire che così…qual è il vero guaio di questo festival: la comunicazione o l’educazione culturale del pubblico? Insomma, è il Festival del gossip o della musica? Ma per caso a quelli come voi che fate tanto gli etici e i moralisti…non sarà che alla fine vi rode semplicemente il culo perché non siete stati scelti per salire sul palco dell’Ariston? E ora non mi rispondere…”beh se mi avessero invitato non ci sarei andato…sei pazzo???”
Ciao e grazie di questa intervista.
L’etica è questione molto intima e non conoscendoci non puoi conoscerne la tensione…moralista proprio no…
Del festival di quest’anno non so veramente nulla…Fortunatamente tanti impegni mi portano altrove. Ho letto della presenza della De Filippi e la lista dei cantanti…
Ti rispondo esattamente il contrario, magari mi invitassero!!!…E ho anche cercato di partecipare qualche anno fa, all’edizione di Fabio Fazio. Quel che so del festival è più che altro legato ai ricordi: Il chitarrista coi baffoni vestito di bianco che accompagna Riccardo Fogli in “Storie di tutti i giorni”…Le sciarpe sempre bianche e gli occhiali da sole di qualche impresario da terza fila…
Poi dei festival recenti non so nulla, niente di rilevante…ma non per una questione morale.
Semplicemente perchè ho fatto altro in questi anni…Soprattutto nelle ore festivaliere dopo festivaliere. Come coi mondiali di calcio…Li ho visti fino alla pubertà…poi ho scoperto altri orizzonti.
E alla fine…tutti che fanno polemica, tutti lo schifano ma dopo questa settimana conteremo a milioni gli spettatori del Festival…come dire che nessuno ha votato Berlusconi eppure…
Ma non so…
Dopo questa settimana inizia il carnevale di Venezia.Ho veramente altro da fare.Mi attendono una ventina di concerti a febbraio.Tra l’altro proprio ieri sera ci chiedevamo se fosse già iniziato il festival…Ma è iniziato?
Tu che sei informato a riguardo…
Io per questioni di distanza e residenza non voto da 27 anni…da prima di Berlusconi…
E con te parliamo anche premio Tenco (tanto per restare a Sanremo). Sono anni che sfiori la vetta…che poi alla fine, in particolare l’ultimo che ti ha visto protagonista…anche lì sono quasi sempre gli stessi nomi a generare rumore…o sbaglio? Quasi sempre eh…
Ho sciato e scalato una volta nella mia vita…
E sono una frana con lo skilift…
Mi tengo con la forza delle braccia fin dove riesco..poi casco morbido…sempre prima della vetta.
Non riesco a poggiare il sedere e lasciarmi trasportare.
I nomi al Tenco sono quasi sempre gli stessi?
Paolo Conte anni fa e per anni
mi par che sia stato pluri targato
Non vedo, all’ epoca, chi altro al suo posto…
Tutto è relativo…
Qui si va avanti…
Canzone d’autore e cultura. Ma oggi non va più di moda…oggi ci sono i Talent e i burattini tutti uguali. A te che sei apolide, che ci fai ancora in questo paese di imprenditori della cultura omologata?
Anche il tempo e lo spazio sono molto relativi…
Adesso ad es. sto cercando di portare il mio repertorio in Nord Europa dove apprezzano molto la canzone d’ autore. Nel frattempo mi distraggo…
Fra pochi giorni mi iscrivo all’ Ordine del Collegio di Patafisica. Vivo a Venezia, la città più bella del mondo dove ho validi ” motivi “per restare e partire…per ritornare. L’ omologazione non riguarda solo l’ Italia…è omologazione appunto…molto più vasta.
Venezia si stacca inevitabilmente da tutto ciò…
Passa dall’ antico, al surreale.
È un luogo in quest’ era globale dove un Antico Teatro diventa un Supermercato sull’ acqua con tanto di affreschi e foyer. Riguardo i Talent mi auguro si spengano al più presto.Occorre spegnere la Tv in questi casi con la sua Pubblicità che è la vera protagonista, quella che decide il tutto.Solo che spesso pur di criticare e per poter criticare occorre guardare i talent come la brutta rassegna del festival…E il gioco è fatto.
La critica alimenta la mediocrità e vive grazie ad essa.
Se X Factor fosse visto da 3 spettatori chiuderebbe subito
come qualsiasi altra trasmissione…
E poi i social. Che bella distesa di intellettuali fai da te. Tutti pronti a criticare, tutti pronti a fare i professori, tutti pronti ad offendersi, tutti pronti a consacrare…e di nuovo: tutti si lamentano ma tutti (noi due compresi) sui social viviamo quotidianamente…
Fb è stancante. È uno strumento di lavoro e di amicizie, una ceneriera di pensieri che ogni tanto svuoto,
il mio ufficio stampa…
Ma occorre anche starne lontani…
Sembra una agenzia di necrologi…
Certo che mi piacciono i like
Sto pensando di comprarne un po’… 😉
Siae…Live…cachet…un ragazzino belloccio che ha l’ugola e la moda dalla sua, che va di moda anche sui social e non scrive mezza lettera delle canzoni che propone (tutte uguali) può darsi che riempie i palazzetto a 25 euro al biglietto e con un click ha migliaia e migliaia di fan. Artisti come te che il mondo l’hanno visitato e conosciuto e scritto e inciso sulla pelle fanno l’elemosina di attenzioni e di pochi spiccioli per avere spazio e musica anche nei piccoli pub di provincia come fosse la cover band dei ragazzini adolescenti…e spesso è con loro che devi competere…insomma quasi più frustrante della vetta del Tenco…ma è un film o la realtà?
Si lavora…La questione più fastidiosa a riguardo è avere a che fare con il direttore artistico ( quello che organizza i concerti ) che è anche musicista, un po’ frustrato, un po’ invidioso…che non ti darà mai una data…
La cosa più bella è l’ affetto nella continuità che si crea con luoghi e persone e la durata dei concerti che spesso supera le tre ore. Altre situazioni meno piacevoli sono la logica gestionale del ” Quanta gente mi porti? “…( rispondo che se fossi capace di portare gente aprirei un locale ) Poi quelle surreali con il tipo che mentre tu suoni e canti, ti parla, fa la richiesta ( My way ) e pretende di stringerti la mano. A volte a parte il brano, riesco a soddisfare stretta e risposta ( ” Purtroppo questo strumento non ha la tonalità per la canzone” )…
Una volta, anni fa, d’ estate, era tanto caldo ricordo, non mi han voluto dare l’ acqua da bere perchè non era prevista nel cachet. Durante il concerto in una piazza piena ho informato il pubblico che ci ha omaggiato di una bottiglia. Altre volte invece i gestori ti offrono anche tutto il bancone e la cucina.
Chiacchiere a parte…quanto ci piacciono le chiacchiere a noi Italiani…e quanto le sapete fare voi cantautori…ma alla fine, faremo mai la rivoluzione? O in fin dei conti ci sta bene il fondo in cui abbiamo poggiato il sedere?
Credo nella Rivolta e non nella Rivoluzione…
Se si scrive, spesso è proprio per non sprecare chiacchiere…i cosiddetti cadaveri in bocca.
Casualmente riguardo il fondo ho risposto prima con la metafora sciistica…
Nè fondo, nè combinata…nè slalom…
Un Super G 😉
fuori pista…
Il tuo ultimo disco ha il sapore di un bellissimo libro. Come sempre chiudo le interviste deponendo l’ascia di guerra e tirando fuori il bello che c’è. Eppure che rabbia fa sapere che tutti conoscono l’ultimo singolo di Emma Marrone (tanto per citarne una) e moltissimi neanche sanno l’esistenza di “Canzoni Nascoste”…ma alla fine, siamo sinceri: è davvero importante apparire ed essere famosi?
“Canzoni nascoste” ha avuto un ottimo riscontro, son fioccate sorprendenti recensioni. Ottime critiche e pessime vendite…La differenza riguardo la visibilità ovviamente la fa la promozione, radiofonica, televisiva, sul web. Essere famosi e apparire è fondamentale in questo mestiere se vuoi diventare milionario. Chiedo scusa ma non so chi sia Emma Marrone.