Interview – wLOG

Un’artista che stiamo imparando a conoscere, un fenomeno di Spotify ed un sound molto orecchiabile e mai banale. L’abbiamo conosciuto meglio e ve lo proponiamo di prepotenza!

Ciao wLOG, raccontaci del tuo progetto, com’è nato?

Ciao. Scrivo davvero da sempre. Testi, canzoni, poesie. La canzone per me è vera medicina liberatoria. Una soluzione alle crisi. Fin da piccolo è stata la mia risoluzione. Negli anni ho sviluppato sempre piu’ consapevolezza e sensibilità. Ho deciso di pubblicare perché sentivo matura l’idea che pulsava in me. La voglia di farmi ascoltare. Di condividere. Diciamo che questo progetto mi sta avvicinando alla gente. Ci voleva!

“Naftalina” è un brano che ami dal primo ascolto vuoi dirci qualcosa di più?

Naftalina è nata davvero in un batter d’occhio. Ha in se tanta spontaneità. Scrivo moltissimo. Tanti sono i giorni dell’anno. Non è sempre facile decidere quale canzone produrre, e come ,per condividerla con il mondo. Naftalina è nata in un attimo, dopo un film , che mi ha fatto ricordare cose mie. Il testo è uscito di getto. Dopo stavo meglio.

Sei indie ma non troppo, che ne pensi del panorama attuale?

Sono nato artisticamente con un giudizio costante “ bella sta roba, ma che genere è’”? Sono spontaneo in ciò che scrivo e so che non sono rimembranze di altre canzoni tritate e rielaborate. So che c’è autenticità nelle mie ispirazioni. Il panorama mi piace. Ci sono tanti artisti veri che danno tanto. In generale non amo le imitazioni, e cose preconfezionate e fredde.

Come hai vissuto questo periodo di quarantena?

Come al solito in mezzo ai boschi, ma senza passeggiate. E’ stato un periodo duro perché abito da qualche anno nel parco Orobico. Spero mi scuserete se non condividerò con voi gli aspetti piu’ cruenti di questo periodo vissuto qua.

Parteciperesti mai ad un talent?

Mai. Lo dico senza problemi. Non per timori. Sono uno che un giorno senza preavviso è andato da Marzullo ed ha parlato tutta la sera. Mi piace suonare davanti alla gente. Amo provare a trasferire emozioni e non ho nessun timore dei giudizi. Anche negativi. Nessuna soggezione della TV. La critica è importante. Non amo però i talent, non li guardo e non credo propongano modelli artistici autentici. Non amo la Tv show e i format in generale. Non li guardo nemmeno.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ora esce l’EP. Ci saranno quattro brani. Un brano indie underground. Un indie dance e due ballad. Spero di suonare l’EP live. Ci stiamo lavorando. E poi sto scrivendo un album su tematiche anche sociali. Storie. Un album un po’ diverso. Dormo in mezzo a fogli…

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