Marta Del Grandi + Lumen @Circolo ARCI Bellezza, Milano, 22/01/2025

Di solito si liquida l’artista in apertura di un concerto in poche righe, ma in questo caso Lumen, (vero nome Silvia Demita), pugliese trapiantata a Milano ci ha sorpresi.

Emozionata, ma capace di affascinare con la sola chitarra e soprattutto la sua voce, ha rapito il pubblico con il suo semplice e diretto, possiamo dire: spigliato, modo di proporsi.

La performance ha pescato nella manciata di singoli che finora ha pubblicato e un paio di inediti, uno dei quali cantato con l’aiuto dell’audience, quasi completamente partecipe.

Lo stile è spesso accostabile alle migliori voci dell’indie nostrano (Maria Antonietta ad esempio) con un tocco di originalità che prima o poi, scommettiamo, la farà uscire dal mucchio e trovare una strada sua.

Il main act della serata però è Marta Del Grandi, che chiude un lungo tour a Milano, in un locale, come lei ricorda, che l’ha vista esordiente qualche anno fa.
Accompagnata da Gabriele Segantini alla batteria e Vito Gatto (ex Io?Drama) al violino e agli effetti, come ci avverte, presenterà principalmente i brani di Selva, l’ultimo lavoro che l’ha vista uscire allo scoperto e avere quella giusta attenzione che l’ha portata a suonare un po’ dappertutto, come ad esempio sul palco dei Calexico o su quello dei Blonde Redhead.
La formazione a tre è funzionale per dare più corposità ai brani come Selva o Mata Hari così come in Two Halves e Eye of the Day più intime e profonde che da studio.

Spigliata e simpatica, Marta però non è venuta sola (musicisti a parte) ma ha invitato anche Adele Altro (Any Other) e Luca Galizia (Generic Animal) con cui condivide amicizia ed esperienze musicali.

Tocca prima a Generic Animal con cui si esibisce nell’ultimo singolo The Best Sea e Karaoke che Galizia ha inserito nel suo ultimo (ottimo) album, duettando appunto con Marta, risultando notevolmente più emozionante che da studio.

Con Adele invece, Marta di lancia in Stay e poi la magnifica cover degli Sparklehorse Heart of Darkness, da brividi.

Lasciati andare gli ospiti il concerto prosegue con un’altra cover, quella Hotel Supramonte di Fabrizio de Andrè che già si era sentita sul palco dei Calexico quest’estate.

“Somebody New” da Until We Fossilize e il (finto) bis Marble Season chiudono la serata confermando che Marta Del Grandi è un’artista che sicuramente ha solo iniziato a sbocciare e se questo è solo l’inizio quello che verrà dopo sarà sicuramente qualcosa di speciale e auguriamo ‘grande’, se lo merita.

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