Giorgieness @ Covo Club, Bologna

Finalmente, dopo alcuni concerti nella mia regione a cui non ero riuscito ad andare negli scorsi mesi, stasera parteciperò a un concerto di Giorgieness: il progetto nato dalla mente di Giorgie D’Eraclea, che lo scorso anno ha pubblicato l’ottimo debutto sulla lunga distanza, La Giusta Distanza, arriva stasera al prestigioso Covo Club di Bologna, un locale che non ha certo bisogno di presentazioni nel mondo indie.

Dopo aver cominciato da sola, Giorgia ha poi man mano allargato i suoi orizzonti e ora Giorgieness si puo’ probabilmente definire una band vera e propria, a cui partecipano anche il chitarrista Davide Lasala, il batterista Lou Capozzi e il bassista Andrea De Poi.
Il loro album, pubblicato da Woodworm Records, è stato, nell’opinione di più di una persona, uno dei migliori dischi italiani dell’anno da poco concluso e sarà interessante sentire se i ragazzi sapranno farsi rispettare anche nella prova live. I commenti e le recensioni che abbiamo letto negli ultimi mesi sono molto positivi, per cui le attese per lo show di stasera sono piuttosto elevate.

Manca una manciata di minuti alle undici e mezza, quando i quattro musicisti lombardi salgono sul palco della storica venue di viale Zagabria: Giorgie dimostra sin da subito di sapere come riempire lo spazio a disposizione, attraendo come un magnete gli occhi della folla su di lei e i suoi colleghi. Forse il paragone con Shirley Manson dei Garbage, per cui i ragazzi hanno recentemente aperto, non è così azzardato, anche se l’esperienza dellla musicista italiana non è ovviamente la stessa e la strada da percorrere è ancora tanta, vista la giovane età della D’Eraclea.

La sua voce è incredibilmente bella ed è capace di variare in più situazioni, anche all’interno dello stesso pezzo, ma rimane comunque sempre viscerale: la passione con cui canta si riflette ovviamente dentro ai suoi pezzi. La strumentazione è forte, potente: è rock e compie perfettamente la sua missione di arrivare diretta addosso a chi ascolta. Più di una volta è anche il drumming adrenalinico di Capozzi a segnare il ritmo dei brani in altri casi le violente chitarre arrabiate ci portano un intenso rumore: le influenze grunge di Sai Parlare, la opening-track del disco, l’adrenalina punk-rock di Brividi / Lividi, ma anche il romanticismo acustico di Non Ballerò, eseguita da Giorgia con la chitarra acustica, ci regalano momenti capaci di entrare dritti nella mente dei presenti.

Molto particolare Dare Fastidio, in cui la voce della D’Eraclea viaggia sopra un tappeto sonoro noise piuttosto cupo, in cui è il potente basso di De Poi a farsi prepotentemente avanti; K2, che chiude il concerto, è rock distruttivo, adrenalinico e intenso, mentre l’encore, la cover di Rid Of Me di PJ Harvey, è eseguito con grande passione dalla sola Giorgie con la chitarra elettrica.

Rimango soddisfatto dalla confortante prestazione di Giorgieness, che ha dimostrato anche il suo buon valore live: una band rock, che sa colpire duro, mettendo un grande cuore nelle sue performance. L’inizio della strada costruita è sicuramente positivo.

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