Risorse Umane – Stanza 5 – Piano Terzo
Variegato, aperto, espressivo; queste le parole che useremmo per descrivere il suono e l’anima di “Stanza 5 – Piano Terzo”, il nuovo EP delle Risorse Umane. Durante il 2024 il gruppo ha già inanellato una serie di singoli – “GRUPPI D’ASCOLTO per persone silenziose” è l’ultimo in ordine cronologico – e giunge ora alla prima vera prova discografica con un progetto breve quanto intenso. 4 tracce riempite di sonorità e suggestioni varie, che spaziano dal post punk alla new wave incorporando anche una scrittura a tratti più delicata e debitrice al cantautorato. Se le strumentali alternano la sfrontatezza e i ritmi alienanti a momenti più distesi, l’aspetto testuale costituisce il vero e proprio fil rouge della tracklist; come frammenti di un passato che rivive attraverso i ricordi, i brani diventano infatti episodi di una storia fumosa e dai contorni sfocati. Il carattere di indefinitezza della narrazione che si dipana attraverso le quattro tracce ben si adatta alle suggestioni scelte: emerge dunque una sorta di mondo parallelo in bianco e nero, scomparso ma mai dimenticato, che diventa teatro di vicende sospese fra il surreale e il vero più straziante. Dal verace quadro neorealista de “Il Dormitorio” fino alla tensione cinematografica di “GRUPPI D’ASCOLTO per persone silenziose”, l’EP è attraversato – metaforicamente e non – da una forza vitale capace di tagliare la realtà in obliquo, sfidando le convenzioni e abbattendo le barriere del significato logico. Nel mezzo invece la maggiore delicatezza di “Guardare le gru” e “La grande scena Trap degli anni ‘10”, episodi meno violenti nel suono ma ugualmente taglienti nella loro espressione cruda. L’ascoltatore, inizialmente ipnotizzato dai ritmi serrati, incontra man mano una dialettica sarcastica e cinica che conferisce all’EP un sapore agrodolce impossibile da non notare. Il risultato è un mix di sensazioni sorprendente che coglie impreparati, facendo sì che i brani continuino a risonare nella mente di chi ascolta come un monito da non scordare. Insomma, con “Stanza 5 – Piano Terzo” le Risorse Umane si dimostrano in grado di dar vita ad un progetto completo e multiforme, destinato a lasciare un segno in chiunque si dimostri attento e interessato ad un disco che, dietro la maschera del revival anni ‘80 e ‘90 si rivela essere intriso di una potenza artistica che non è invecchiata di un sol giorno.