OPERA – L’arte prima

ANNO: 2021.

GENERE: Urban, Hip-hop, new soul

ETICHETTA: Strongvilla

PROTAGONISTI: Nel caso del disco di Opera, risulta complicato individuare un unico protagonista. In effetti, il lavoro che il disco sottende si estende ben oltre la facciata di un lavoro ben fatto e ben prodotto: Kuma19 e Virgo hanno intelaiato intorno al rapper classe ’98 un vestito sincero e versatile, che trova sfogo nella bella proposta di nove tracce dense e prive di un unico contenitore di genere. In generale, però, a colpire è la cornice che ha accompagnato l’uscita del disco contestualizzandolo in un più ampio raggio semantico: il “Manifesto dell’arte prima”, vera e propria chiamata alle armi pubblicata dal team a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del disco, possiede una forza comunicativa tale da farci dire che il vero protagonista del lavoro di Opera sia l’arte stessa – l’arte prima.

INGREDIENTI: Le tracce non rispondono ad un unico canale generico, preferendo piuttosto la frequentazione un po’ nomadica e disordinata (ma nel modo giusto) di più registri espressivi: dal rap al mainstream, passando per l’itpop e l’urban, Opera dimostra di possedere una scrittura duttile e capace di districarsi su più linguaggi. Ad ogni modo, la radice formativa hip-hop dell’artista si avverte sullo sfondo (e talvolta, in prima linea) di tutti i brani del disco.

DENSITA’ DI QUALITA’: Il disco risulta essere nell’insieme un lavoro compatto e coeso (pur nelle diversità singolari fra le tracce), coerente nella scelta dei suoi suoni; il lavoro si articola in nove tracce collegate da un mood che rimane costantemente aperto al gioco e all’invenzione (insomma, in pieno stile “rapsodico”), guidato dalle sfumature vocali della voce di Opera e dal dinamismo timbrico (a tratti lisergico) di una produzione curata sotto ogni punto di vista. Le nove tracce inedite regalano al disco un aspetto autoriale che permette di scorgere la luminosa identità di una proposta che farà parlare di sé, anche dopo questo esordio

VOTO: 8, con mezzo voto in più per l’idea del manifesto che potete leggere qui.

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