Leda – Memorie dal futuro

ANNO: 2019
GENERE: Alternative rock
ETICHETTA: Il Piccio Records

PROTAGONISTI: I Leda sono una band nata nel 2017 e che riunisce figure quali Enrico Vitali, Serena Abrami, Fabrizio Baioni e Mirko Fermani, già da anni attivi in vari progetti musicali underground, di quelli che scuotono le periferie e che gli amici di amici che si incontrano sempre in contesti da centri sociali ti portano a vedere. Una band che nasce già con un’identità precisa, quella di chi si porta dietro il senso di un mestiere, quello del musicista, che anni di giri e progetti hanno rodato e reso in esperienza.

INGREDIENTI: Intrecci di chitarre, quelle belle che vengono da un intenso retaggio di chi si è spaccato i timpani nei localini degli anni Novanta, una voce femminile pura e non impostata, intensa e diretta, per nulla virtuosa, e per questo di un’innocenza rara che tocca corde che avevamo dimenticato di avere, un inverno passato in sala prove, un disco che può vantare un mastering a cura di Pete Maher (The Rolling Stones, Depeche Mode, U2, Pixies), una collaborazione con Francesco Ferracuti per i testi, oscuri, ermetici, di quelle situazioni che ognuno riesce a riempire di ricordi propri e crepe emotive da riempire. Un mix unico, e piuttosto invidiabile.

DENSITÁ DI QUALITÁ: Quello dei Leda è una perla rara in un deserto di rock anonimo e morente, di una scena dove Ministri e Fast Animals And Slow Kids dettano canoni di stile, e dove tutto quello che è diverso, Verdena compresi, è strano. Ben vengano le stranezze, se significa addentrarsi in album del genere, che sì, si rifà anni Novanta ma senza alcun tipo di nostalgia, solo tanta voglia di suonare davvero. Un avviso al pubblico ad aprirsi ai sentimenti, a lasciarsi andare a tutto, persino a brani di una malinconia estrema che fa anche un po’ male. Ottimo debut.

  • 9/10
    Voto - 9/10
9/10

Giudizio riassuntivo

Un mix unico, e piuttosto invidiabile

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