Nobody Cried For Dinosaurs – Here Comes The Big Bang
PROTAGONISTI: Gabriele Gastaldin, Federico Cavaglià, Michele Giannantonio, Emily McKearney, Francesco Chiamulera.
SEGNI PARTICOLARI: i Nobody Cried For Dinosaurs vengono da Milano e dopo parecchi cambi di formazione giungono al grande pubblico con l’ep di debutto (per Aduken Records) ‘Here Comes the Big Bang’. La splendida copertina in stile videogiochi 16 bit degli anni 80 è stata realizzata dall’artista Haydirocket.
INGREDIENTI: già con la copertina la band si presenta per quello che è: un gruppo di ragazzi con la passione per i videogiochi, che se ne infischia dei testi impegnati e preferisce cantare di amicizia, di mostri dei fumetti e di feste. La formula non è certo una novità : riff di chitarre alternate, tunz taz di batteria e tanti sorrisi per tutti, ma il lavoro è sincero e fatto con la naturalezza di chi fa le cose spinto dalla passione più che dai trend.
DENSITA’ DI QUALITA’: l’Ep parte in quarta con ‘Best Friend‘, le chitarre che si alternano su un tempo in levare, ci anticipano il mood da shiny happy people che andrà a comporre il lavoro. Se in questo momento anziché essere davanti al pc, fossimo in auto sotto il sole di luglio con 30 gradi, abbasseremmo il finestrino e tireremmo fuori il gomito alla faccia dello spreco di aria condizionata. ‘Do You Wanna Dance‘ è il pezzo che più di tutti sintetizza le capacità del gruppo di sparare melodie e riff orecchiabili e di ficcarti ritornelli in testa come la migliore tradizione pop impone. Riff di tastiera e ritornelli catchy che si rinnovano in ‘Godzilla‘, che non può che narrare le povere gesta del suddetto mostro/eroe giapponese. I pezzi hanno tutti un forte potenziale televisivo/radiofonico: non a caso ‘Let Me Introduce You The NCFD‘ è stata scelta come colonna sonora di un video report ufficiale del Pitti Uomo dello scorso mese.
VELOCITA’: 4 pezzi, nemmeno così corti, che finiscono in un attimo
IL TESTO: “step by step we won’t stop having fun” da Best friend.
LA DICHIARAZIONE: “5 adolescenze diverse, tutte vissute negli anni duemila, ma in posti diversi: Milano, Parma ed Halifax, sintetizzate in 4 pezzi che sembrano usciti dai film indipendenti con i quali siamo cresciuti“.
UN ASSAGGIO: ‘Do You Wanna Dance’
IL SITO: Facebook NCFD