Esclusiva: Lowinsky – Lei (streaming + mini intervista)
I Lowinsky sono una nuova band i cui membri risiedono tra Bergamo e Lecco e hanno tutti avuto in passato altre esperienze. Lei è il loro primissimo singolo e siamo molto contenti di poterne offrire lo streaming in esclusiva. C’è già pronto un EP, che uscirà più avanti per Moquette Records.
Con l’occasione, abiamo rivolto alcune domande a Carlo, leader del gruppo, in modo da saperne subito qualcosa di più su questo nuovo progetto. Ecco le risposte e, sotto, lo streaming della canzone.
Iniziamo con una domanda banale ma alla quale non ho trovato risposta in Rete: come nasce la band? Se non sbaglio, nessuno di voi è alla prima esperienza, quindi immagino ci sia stata la giusta tempistica grazie alla quale eravate disponibili tutti nello stesso momento.
La band di fatto si concretizza con la fine dei Finistère circa un anno fa, anche se a dire il vero ne esisteva una versione primordiale già da mesi. Alcuni di noi hanno altri progetti attivi (Sleazy Kid, Diaphana) o semi-attivi, o appena conclusi (Sweet&Divine), i Lowinsky non sono un’esclusiva, però ecco, da un annetto abbiamo iniziato a fare le cose seriamente. Siamo di fatto un sorta di remix di ex componenti di Daisy Chains e Finistère, ci conosciamo tutti già da molto tempo ed è stato bello ritrovarci in questa nuova dimensione, con un po’ più di esperienza maturata negli anni.
Nel singolo sento un po’ di Strokes e un po’ di Ash, quindi alt-indie rock anni 90 e 00. È effettivamente questo il riferimento base per le vostre canzoni, oppure in altri brani ci saranno influenze diverse?
Hai fatto centro, o forse l’ho fatto io ( 😀 ). Fino ad ora tutti i pezzi hanno avuto inizio da una mia bozza nella classica forma chitarra-voce, per poi essere portati in saletta e sviluppati insieme ai ragazzi. In fin dei conti il mio cuore batte nella direzione che hai individuato, quindi è abbastanza normale che la cosa si rifletta nelle canzoni. Ciononostante, forse per la prima volta da quando faccio musica, non mi sono imposto, o meglio non ho imposto, una certa direzione o un certo suono, è venuto tutto in maniera naturale. Ognuno ha messo nelle canzoni quello che ci sentiva, senza censure o incomprensioni. Se poi ci aggiungi lo zampino della produzione ‘90s del Bleach Recording Studio (che consigliamo vivamente) è facile far tornare i conti. Ecco, se dovessi citarti un’altra influenza, forse in un altro pezzo dell’EP potresti trovarci un po’ di Noir Désir.
Un mio caro amico musicista una volta mi ha detto che se continui a fare musica verso i 40 anni, significa che è veramente tra le due-tre cose più importanti della tua vita. Siete d’accordo?
Fortunatamente di anni per ora ne ho “solo” 35, però concordo pienamente! E credo che lo stesso possa valere anche per gli altri, soprattutto Andre. Ho una famiglia magnifica, una bimba stupenda di quattro anni che richiede un sacco di attenzioni e un lavoro che mi permette di pagare le bollette e l’affitto. Sotto, cosa più importante tra le cose non importanti, c’è la musica. Sono fortunato.
Avete già annunciato alcune date: come vi immaginate il vostro live?
Abbiamo fissato alcune date in locali a noi cari, a Bergamo e Milano. Stiamo provando parecchio, ma non ci figuriamo niente di particolare se non di riprendere da dove avevamo lasciato, salire sul palco e divertirci, nelle migliori condizioni possibili. Forse, ecco, con un po’ meno frenesia rispetto al passato, questo sì.