Tommaso Buldini and the Decadence Club: a due passi dal disco, acidità glam del passato
“Antichi” ormai gli esperimenti di grafica 3D che ci regala in questo progetto, in questo video che apre la strada per quel che sarà il nuovo disco dell’artista visionario Tommaso Buldini che, in merito al suono, si lascia condurre per mano dal duo Kraut-Rock dei Decadence Club formato da Andrea “Kana Noise” Guerrini e Riccardo Frisari. Parliamo di questo Ep ora: “Linea di pensiero” – la cui title track ospita la featuring vocale di Lias Saoudi (Decius e Fat White Family). Si torna indietro nel tempo, si nuota a vista dentro lisergiche ricorsività elettroniche di adolescenze passate, computer grafica degli anni ’90, mantra socialmente velenosi per una manciata di brani che vivono in bilico tra provocazione e linguaggi “pop”. Aspettando il disco che avrà per titolo “Sottosuolo”.
Parliamo delle immagini del video: una produzione assai retrò o sbaglio?
È un collage di lavori legati all’estetica del “Tagliaerba” o al video della cover di “Heroin” di Billy Idol.
Immagini così “povere” di potenza qualitativa come ormai siamo abituati, è una critica alla liquida facilità di oggi?
Onestamente lo trovo un video molto efficace. E sì, certe parti sono fatte con i piedi, ma credo funzioni.
Come ci hai lavorato? Da dove nasce? Mi ricorda le mie prime esperienze grafiche con un Intel 386…
Esattamente, nella vita dipingo e faccio animazioni video 2D, il videoclip è fatto con i miei primi esperimenti con il 3D, campo in cui sono un vero cane.
Il disco in arrivo: sarà un’espansione di questa “Linea di pensiero”?
Il disco è un lavoro molto intenso e intimo, che tratta gli abissi dell’essere umano così come il bisogno di amore e luce.
Oppure ci aspetta altro dal Kraut Rock?
Credo di Kraut Rock nel disco ci sia poco o nulla, o forse sono i residui del vecchio progetto di Andrea e Riccardo che si fanno sentire. è una citazione/attestato di stima ai Laibach e alla loro fase di ricerca sull’estetica dei totalitarismi