L’etichetta risponde: SG Records
La giovane etichetta SG records è protagonista dell’intervista di questa settimana: hard rock e heavy metal, ormai, purtroppo come ci raccontano, un genere tornato nella nicchia dopo i fulgori degli anni ’90, non per questo privo di talenti e passione.
Ecco cosa ci hanno raccontato:
1)Come e quando e’ nata la vostra etichetta?
R. Nel 2008 inizialmente eravamo un gruppo di quattro amici con la passione per la musica poi le cose si sono fatte via via più serie, alcuni membri sono cambiati ed abbiamo iniziato a darci dentro.
2)Che metro usate per il reclutamento delle band? Vi siete posti dei limiti sui generi da considerare?
R. Cerchiamo di scegliere le band del panorama hard rock / heavy metal che riteniamo più valide seguendo il nostro gusto personale. Non consideriamo le mode del momento. Spaziamo su tutti i sottogeneri del metal.
3)Curate tutti gli aspetti di un artista/band (live/grafica/registrazioni/produzione…)?
R. Molte band oramai si presentano con il CD già pronto così che a noi resta solamente di curare i dettagli, oltre che gli aspetti legati alla commercializzazione. Ma se serve abbiamo i mezzi per occuparci anche della grafica dell’album. A volte capita che qualche band abbia bisogno di uno studio, in questo caso cerchiamo di lavorare con i partner con cui abbiamo instaurato un rapporto di fiducia durante gli anni. Non ci occupiamo invece di booking, salvo rari casi.
4)Che altre etichette internazionali e nazionali apprezzate?
R. Ce ne sono molte valide ma voglio citare la Punishment 18 Records in Italia e la Perris Records negli Stati Uniti.
5)Cosa significa essere un’etichetta indipendente ?Che differenza c’e’ tra voi e una major?
R. Noi cerchiamo di sopravvivere. Non mettiamo limiti o vincoli agli artisti, che sono lasciati molto liberi di prendere decisioni. Purtroppo non abbiamo lo stesso potere e lo stesso volume di affari delle major, e neanche delle grandi indie.
6)Economicamente rientrate dei costi di produzione degli album o dovete puntare sulle esibizioni live?
R. Purtroppo non tutti gli album ci fanno rientrare dei costi sostenuti per la produzione e la promozione. In generale le vendite di CD sono calate, purtroppo il mercato pirata coinvolge anche l’underground. Ed i danni per noi sono maggiori rispetto al mainstream. Togliere supporto alle band ed alle etichette underground vuol dire mettere a rischio la loro esistenza. Il ritorno dai live poi, in Italia è davvero marginale. I locali che fanno esibire band metal sono davvero pochi. Gli artisti che suonano inediti spesso lo fanno per cachet veramente bassi ed a volte non riescono a rientrare nemmeno delle spese sostenute per la trasferta.
7)In quanti ci lavorate ?
R. Attualmente tre persone lavorano dietro al marchio SG Records.
8)Come e’ cambiato il ‘fare il discografico’ da quando avete iniziato?
R. Nei relativamente pochi anni di attività nel settore non abbiamo notato moltissime differenze, se non quelle legate al boom del mercato digitale. Di sicuro la quantità di artisti che si propone per un contratto è molto aumentata, e noi di conseguenza siamo diventati più pratici e sprechiamo meno tempo nel valutare artisti potenzialmente validi.
9)Il web vi aiuta o vi ostacola?
R. Il web è sicuramente un grande aiuto, la maggior parte della nostra clientela è cresciuta nell’epoca digitale, quindi molto del lavoro di promozione ora si svolge tramite i social. Anche nella valutazione di un artista il web ci viene incontro, in definitiva è molto più facile ottenere informazioni su un artista e sul potenziale interesse che il pubblico può avere. Per contro il web, oltre che alimentare l’attività pirata, è saturo di proposte musicali. E’ davvero difficile emergere
10)Come sono i rapporti con i canali ‘tradizionali’ tipo le radio(anche web) o la televisione? Riuscite a far ‘passare’ i vostri artisti?
R. Lavoriamo molto con le web-radio e le web-TV, ce ne sono veramente tante con canali dedicati al genere che trattiamo. I network invece li lasciamo alle major!
11)Cosa ascoltate quando non lo dovete fare per lavoro?
R. Ascoltiamo tutti i tipi di musica senza paraocchi. Poi ognuno di noi ha i suoi gusti.
12)Tre vostre uscite da non perdere nei prossimi mesi.
R. Ibridoma, che stanno lavorando al quarto album. Empty Tremor, una storica band prog di cui stiamo per pubblicare il primo “best of”, che celebra i loro venti anni di carriera.
Ed i Confess, una band svedese e la vera rivelazione dello scorso anno. E’ appena uscito il loro nuovo singolo digitale “Exit Light”.