Interview – Pier

Esce venerdì 18 novembre 2022 “Whatsapp“, il secondo singolo di PIER che segue il debutto con “Ciabatte“. Un nuovo capitolo per il cantautore, produttore e polistrumentista che ci racconta le troppe ore passate davanti ad uno schermo, il senso di malessere di chi vive poco a contatto con la natura, la paura di guardare un futuro troppo incerto. Un brano dedicato a tutti gli amanti notturni, che vivono aspettando i messaggi. 

Sullo sfondo di un amore a distanza fra Pescara e Torino, la canzone è ambientata in quei pomeriggi in cui si vorrebbe soltanto fuggire dalle proprie responsabilità e andare in letargo, nei giorni di pioggia in cui non ci si vorrebbe alzare dal letto. Ma è la presa di consapevolezza che questo atteggiamento non porta a migliorare le cose. Le sonorità nostalgiche di questo brano si reggono principalmente sugli arpeggi di una chitarra elettrica dai toni puliti e dei suoni di batteria molto stretti e stereofonici, per poi sporcarsi sul ritornello con l’ingresso di un basso synth dal carattere atmosferico.

Per noi era inevitabile fargli qualche domanda, ed ecco com’è andata.

  1. Quali sono le tue influenze musicali? C’è qualcosa che non ci aspetteremmo mai? 

La lista degli artisti che mi hanno influenzato è troppo lunga, ci vorrebbe un’intervista a parte…ahah! Però c’è un tipo di musica che ho scoperto solo da pochi anni e che è in grado di ispirarmi più delle altre: il silenzio.

  1. Quale può essere un tema che collega questo tuo nuovo singolo “Whatsapp” e il tuo recente debutto con “Ciabatte”? 

La sofferenza. Anche se da prospettive diverse, entrambe le canzoni guardano verso la stessa solitudine: Ciabatte è una storia d’amore finita, Whatsapp è stare da soli davanti ad uno schermo senza rendersi conto che le ore scorrono (e rimandare mille cose da fare).

  1. Ora che siamo in pieno autunno, quei pomeriggi in cui si vorrebbe soltanto fuggire dalle proprie responsabilità sono abbastanza comuni. In sintesi, come te la stai vivendo tu?

Vedi che il mondo è bello perché è vario! Tutto il periodo da settembre in poi a me fa l’effetto opposto: questa freschezza post-estiva mi ricorda quando ero bambino e c’erano i primi giorni di scuola, e quindi la sensazione dell’inizio di un “nuovo anno” con prospettive e progetti nuovi, quella voglia di fare…Non a caso ho iniziato a far uscire i miei pezzi a ottobre…ahah!

  1. Com’è lavorare con la musica e allo stesso tempo avere un proprio progetto musicale indipendente? Riesci a conciliare le due cose?

Sì, anzi in realtà ha molti vantaggi secondo me, perché mentre si produce musica è fondamentale staccare al momento giusto per “refreshare” le orecchie e il cervello. Se ti fossilizzi su qualcosa perdi obiettività…invece, lavorando a tanti progetti contemporaneamente, mentre stai su uno dimentichi temporaneamente l’altro, e quando ci ritorni è come se ascoltassi il pezzo per la prima volta. Il che è una mano santa!

  1. Quale domanda avrei assolutamente dovuto farti? E quale invece è la risposta?

– Pier, qual è la risposta fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto?

– 42.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *