Interview – Michele Gatto

Oggi siamo qui per presentarvi Michele Gatto, cantautore originario di Catania ma che attualmente vive a Parma. A partire dallo scorso 30 aprile scorso è disponibile su tutte le piattaforme e in rotazione radiofonica “Quelli come te”, il suo nuovo singolo, dedicato ad un padre che purtroppo non c’è più. Una lettera rivolta ad un uomo, un padre meraviglioso per cui la famiglia era tutto.  La penna scorre lungo il foglio facendo fluire la rabbia e la frustrazione, perché di fronte alla morte, si è vulnerabili ed impotenti.  Il tempo scorre, portandosi dietro i giorni, le stagioni, l’unica cosa che rimane salda sono i ricordi di una vita insieme.

Ciao Michele e benvenuto su Indie-Roccia! Prima domanda per rompere il ghiaccio: chi è Michele Gatto?

Ciao, grazie per l’invito! Michele Gatto, 30 anni, è un ricercatore in ingegneria geotecnica. Sono nato e cresciuto in Sicilia, a Catania ma vivo a Parma da quasi 6 anni. Michele Gatto è anche un cantautore; da sempre, alla mia forma mentis scientifica ho affiancato una forte passione per la musica e l’arte in generale.

Parlaci un po’ del tuo background musicale: qual è stata la tua formazione e quali sono gli artisti che ti hanno ispirato?

La mia formazione musicale è iniziata con lo studio della teoria musicale, seguito da quello della tecnica vocale all’età di 16 anni; ho iniziato con lezioni di canto lirico ma anche di pianoforte.

Dopo il mio trasferimento a Parma, ho studiato per due anni canto lirico al Conservatorio Arrigo Boito; ho lasciato quando ho capito che la mia strada era la musica pop e il cantautorato. Infatti, anziché studiare le arie d’opera, passavo il tempo ad ascoltare e cantare la musica pop, in cui mi rispecchiavo di più e riuscivo ad esprimermi al massimo. Nel mio percorso ho ascoltato artisti vari in diversi periodi: ricordo che a 14 anni ero un patito di Claudio Baglioni, a 16 di Alex Baroni, dai 18 ho iniziato ad innamorarmi di Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, ma anche artisti più giovani come Marco Mengoni, Michele Bravi o Alessandra Amoroso. Negli ultimi anni mi sono avvicinato molto a Brunori Sas, Ultimo o Gazzelle. Mi piace la musica in generale, anche se di generi più disparati; da ciascuno mi piace rubare qualcosa.

Raccontaci “Quelli come te”?

“Quelli come te” è un brano a cui tengo tantissimo. È un pezzo molto intimo che ho scritto per mio padre, descrivendo la sua dolcezza, la sua gentilezza e adeguatezza. L’ho scritto in un momento molto difficile, in cui il tempo scorreva lentamente e le giornate passavano nell’attesa di informazioni sulle sue condizioni di salute, in quanto stava combattendo una battaglia lontano da casa e da solo. Nasce per l’esigenza di scrivere che mi mancava, quando purtroppo era impossibile farlo direttamente.

Ho deciso di pubblicare “Quelli come te” per far conoscere a tutti la persona splendida che era; quelli così “non perdono mai” e “ti restano nell’anima con un colore che non si toglie più”.

Cosa puoi raccontarci sulla scena musicale siciliana? Come ti inserisci all’interno di essa?

Vivendo a Parma da molti anni, sono un po’ fuori dalla scena musicale siciliana; provo però a rispondere lo stesso. Quando penso ai cantautori siciliani penso a Franco Battiato, che purtroppo ci ha lasciati, ma che adoro e ho avuto la fortuna di sentire dal vivo 4 anni fa nella sua Milo, penso a Carmen Consoli e Giovanni Caccamo. L’anno scorso ho scoperto e apprezzato Colapesce e Dimartino con il loro pezzo in feat. con Carmen Consoli, “Luna Araba”, prima del loro successo all’ultimo Sanremo. Per me sono tutti esempi di musica leggera non banale, ricca di significato e semplice, senza troppi “fuochi d’artificio”. Mi piacerebbe molto inserirmi esattamente in questo modo, provando a scrivere e cantare brani semplici ma non banali.

Qual è l’elemento che non dovrebbe mai mancare in un pezzo firmato Michele Gatto?

L’emozionalità. Provo sempre a dare il massimo per esprimere tutte le mie emozioni, per far sì che la gente possa coglierle e rispecchiarsi.

Quali saranno i prossimi step del tuo progetto?

Sono già al lavoro con il mio prossimo singolo, con cui avrò l’occasione di mostrare altri lati della mia personalità artistica che ancora non hanno avuto luce.

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