Interview – Giallo

Oggi abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Giallo, giovane artista classe 1998 nato a Brescia, “portato dalla cicogna, che in realtà è l’aeroplano ad elica di Snoopy”.

Il suo debutto artistico è avvenuto lo scorso 5 febbraio con la pubblicazione di Spettatori, un pezzo caratterizzato da un mix di suoni indie-elettro pop, ed un sound insolito per la musica italiana, accompagnato da uno splendido video in stop-motion che rappresenta il primo atto di un cortometraggio che prenderà vita singolo dopo singolo.

Ciao Giallo e benvenuto su Indie-Roccia. Come prima cosa hai voglia di raccontarci chi sei e da dove deriva il tuo nome d’arte?

Ciao a voi e grazie per l’intervista. Sono Giallo, ho 22 anni. Vi riassumo chi sono raccontando cosa sto facendo adesso. Ho la mia musica alta nelle orecchie, mentre sullo sfondo c’è la professoressa di Physical Activity, Health and Wellbeing che dice parole poco comprensibili. Volano per la testa in una grande confusione. Il nome Giallo era stato suggerito da Sofi, mia sorella, quando sono nato. Lo sento mio. Sono Giallo come sono Samuele. Par questo l’ho scelto. Faccio musica invece che guardarmi allo specchio. Però mi guardo anche allo specchio ogni tanto dai.

Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente ispirato nel corso della tua ricerca musicale?

La fantasia di Cremonini. La carica di Jova. La cinematografia di De André e di Fred Buscaglione. La metrica dei Red Hot. La sincerità di Vasco. L’eclettismo dei Twenty One Pilots. Il pop di Bruno Mars. I fiumi di Macklemore ed Eminem. Poi altri, ma questi mi sono venuti in mente.

Spettatori è il tuo singolo d’esordio. Vuoi spiegarci come è nato?

Spettatori è nata nell’estate 2018. Vivevo a Londra, in una camera del campus universitario di Brunel University. Eravamo solo io ed Amirone in quei mesi. Perché d’estate solitamente avviene il pellegrinaggio in Italia, per raccogliere nuove storie da raccontare poi a settembre. Io invece lavoravo come tuttofare in una accademia di calcio. Iniziavo alle 10, quindi andavo a dormire tardissimo. Spettatori è nata tardissimo, di notte. Avevo tempo per pensare all’anno passato, ed ai miei sogni del futuro. Spettatori li raccoglie tutti.

Come è stata invece la lavorazione del videoclip?

Lavorare al videoclip è stato figo. Intanto devo ringraziare Sofi, perché io ho spesso idee geniali, grandi, esagerate. Troppo. Lei invece ha una misura, mi ascolta, un po’ mi odia, e poi tira fuori l’idea giusta. Volevamo ricreare un set cinematografico in scala ridotta. Allora abbiamo preso dei pannelli e creato un mini-studio. Poi tutte le scenografie, i personaggi, li abbiamo realizzati a mano. Il video è girato in stop-motion, catturando ogni frammento di quel che Spettatori raffigura nella mia mente. Alla fine il ritornello è girato sul green screen, perché avevo voglia di fare un po’ lo stupido.

Ci hai raccontato che un giorno, mentre eri a Londra a studiare, hai chiamato tua madre dicendo: “Mamma, non hai capito, voglio fare il cantante!” Qual è stata la reazione di mamma?

Mamma è grande. Come anche il mio babbo. Hanno sempre supportato i miei progetti creativi. Lei insegnava pianoforte ed ha fatto il conservatorio da giovane. Ha sempre provato ad avvicinarmi alla musica fin da piccolo. Prima al piano, poi ad un sacco di altri strumenti. Lui invece è proprio un artista secondo me. Più vicino al mondo del teatro, del circo. Mi ha sempre trasmesso una forte libertà creativa ed espressiva. A mamma l’ho detto subito che volevo fare il cantante. Babbo invece lo ha capito quando mi ha visto suonare live a Verona. Spero che altra gente possa credere nella mia musica come fanno loro.

Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Giallo?

Vi dico di aspettarvi tanta musica. Perché è quello che faccio ormai da abbastanza tempo da aver capito che sarà il mio futuro. Attraverso le mie canzoni mi espongo tanto, quindi potete aspettarvi anche di conoscermi ascoltando la mia musica. Nella pratica, uscirà un nuovo singolo a marzo. E ne ho altri tre pronti che arriveranno entro l’estate. Poi ho un po’ satelliti che girano intorno alla mia musica, ma quelli saranno una sorpresa.

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