Interview – Gabriele Troisi
FAVOLE è il nuovo EP di GABRIELE TROISI in uscita venerdì 9 luglio per Futura Dischi. L’EP segue la pubblicazione dei singoli Nonsense, Lumache, Favole e Persa e aggiunge due brani inediti (Tuledo e Favole (le nostre), destinati a confermare il posto privilegiato di Gabriele nella nuova scena musicale nazionale emergente.
L’EPrinnova la capacità dell’artista di padroneggiare diversi generi grazie al suo approccio analogico alla musica: il disco è infatti caratterizzato da melodie R&B, soul, cantautorali ed elettroniche.
FAVOLE, come dichiara lo stesso Gabriele, “da un lato raccoglie il lavoro, i pensieri e le sensazioni dell’ultimo anno, dall’altro, proprio perché nato quasi senza saperlo, fotografa qualcosa. Questo qualcosa è il mio modo di vedere e sentire quello che è fuori di me e dentro di me. Le canzoni seguono una sorta di ordine cronologico della mia vita, quindi è sicuramente quest’ultima il legame fra loro.”
Ecco cosa ci ha raccontato!
Ciao Gabriele, FAVOLE è il tuo nuovo EP. Ci racconti come è nato?
Beh, in realtà sono nate le canzoni mentre con l’EP si è voluto mettere un punto per chiudere e racchiudere il percorso fatto fino ad ora, cioè il tratto di vita che mi ha portato a scrivere questi pezzi.
Come descriveresti la tua musica in tre parole?
Sole, cuore, amore.
Il tuo approccio alla musica è definito “analogico”. Ci spieghi cosa significa e perchè lo utilizzi?
Questo è un po’ un misunderstanding, credo tipico dei comunicati stampa e di quando si cerca di condensare in poche parole qualcos’altro. Qui non c’è nessun primato dell’analogico, innanzitutto perché costa (ahah) e poi perché di certo non saremmo così stupidi da fregiarcene come fossimo gli unici. Quello che volevo dire era che sia io che Savious che lo stesso Giuseppe abbiamo e cerchiamo di mantenere un approccio sempre molto “suonato” alle cose che facciamo, semplicemente perché ci piace farlo e l’abbiamo sempre fatto. Ci piace usare gli strumenti che abbiamo a portata di mano, magari trovati per caso o prestati da un amico e provare a vedere cosa succede.
A chi ti ispiri quando scrivi le tue canzoni?
Alle persone o alla persona che in quel momento mi fa riflettere ed emozionare di più.