Interview – Canostra
Esce venerdì 5 maggio 2023 “Canostra”, primo EP dell’omonima band veronese, già anticipato dai singoli “Fare il morto a galla” e “Fermo immagine”. “Canostra” vuole significare sentirsi a casa, al sicuro nella propria comodità e intimità, ma anche in compagnia delle proprie incertezze, riflessioni più profonde ed esistenziali. Ciascuno di questi 6 brani racconta un aspetto della vita, un’analisi altamente introspettiva, un’esperienza che chiunque può aver sperimentato e che può ora ascoltare sulla poltrona nel salotto di casa, attorno al calore di un fuoco insieme agli amici più fidati o al buio nel silenzio della propria camera.
Cosa contraddistingue la musica dei Canostra?
La musica dei Canostra nasce da ispirazioni acustiche che si sono poi evolute in contaminazioni più o meno elettriche e articolate, nell’arrangiamento come nei suoni. Musicalmente parlando strizziamo sicuramente l’occhio a una scena più anglosassone e alternativa, mentre a livello di scrittura il cantautorato italiano, storico come più moderno, è il punto di partenza da cui sviluppare una nostra cifra stilistica. Ci piace creare delle evoluzioni sonore e di intensità: da un’atmosfera più intima magari, raggiungere un climax emozionale molto intenso.
Avete scelto di dare al vostro primo EP lo stesso nome della vostra band. Perché questa scelta?
Perché con il nostro nome volevamo sintetizzare al meglio quello che è il nucleo chiave dei pezzi, dei testi, del nostro modo di intendere la musica. La scelta già di per sé non è stata affatto facile, a lungo non siamo stati convinti di questo nome. Ma in realtà sintetizza bene ciò che vogliamo comunicare: le canzoni raccontano sì l’intimità più profonda di un singolo autore, ma vogliono essere uno spunto, un rifugio sicuro per tutti quelli che vogliono rispecchiarsi in quelle emozioni che da personali diventano universali, di tutti. Canostra è un luogo di tutti.
Fra tutte le tracce presenti nel disco, qual è quella cui siete più legati e perché?
Probabilmente “Fare il morto a galla”, perché è una specie di canzone-manifesto. Ad esempio la durata non convenzionale del brano deriva dalla nostra volontà di non scendere a compromessi: se la canzone è nata in un certo modo e sentiamo che debba evolversi secondo i suoi tempi, non abbiamo intenzione di stravolgerla per una mera legge di mercato. Anzi invitiamo chiunque voglia a prendersi il suo tempo, a fermarsi un attimo e lasciarsi accompagnare da queste sensazioni che ultimamente, nella frenesia, rischiamo di trascurare.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana e come pensate di poterla arricchire?
La scena musicale italiana è estremamente varia e valida; già nel nostro piccolo, a Verona, che non è senz’altro una città con una vasta scena underground, ci siamo imbattuti in amici, musicisti estremamente capaci e virtuosi. In generale apprezziamo molto la scena più alternativa e cantautorale. Il nostro contributo non può essere altro che la nostra sensibilità calata in musica, che non può essere uguale a quella di nessun altro. Cerchiamo di mostrare il lato intimista e riflessivo della persona, crediamo nel tempo “lento”, nel non avere paura di mostrarsi come si è con tutte le fragilità e insicurezze che ci contraddistinguono.
C’è un artista con cui sognate di poter avviare una collaborazione?
Stimiamo molto Jacopo Incani (Iosonouncane) per la sua direzione artistica, improntata a seguire l’arte, a valorizzarne il contenuto anche il più particolare e sicuramente meno commerciale, altro artista con il quale sarebbe bello collaborare è Francesco Motta, di cui ci piacciono molto le sonorità e i testi che racchiude nei suoi lavori, ha tra l’altro prodotto l’ultimo album di Emma Nolde (altra artista spettacolare), uno degli album più belli della scena italiana rilasciati nel 2022.
Qualche live in programma?
Sabato 6 maggio abbiamo presentato l’EP con un release party al The Brothers di Grezzana (VR), mentre prossimamente vogliamo inserirci nelle line up di festival locali e non. Suoneremo al Moglia Rock Contest il 26 maggio, e speriamo al festival il giorno seguente, quindi il 16 luglio a Villa Venier di Sommacampagna (VR) e il 9 settembre alla Ca’ Bottona a Costermano (VR). Non avendo un booking, stiamo cercando di trovare da soli più eventi possibili in cui esibirci.