Interview: Boccaleone

Come la luna è il singolo di debutto del duo bergamasco, dedicato a tutti gli ultimi romantici. Pubblicato venerdì 20 novembre 2020 è il primo singolo dei Boccaleone, duo bergamasco che prende il nome dal celebre quartiere nella parte orientale della città lombarda. Il brano, sfacciatamente pop, di quelli che si imparano a memoria e urlano in macchina, racconta di quel breve momento di felicità quando uno sguardo viene inaspettatamente ricambiato. 

Ecco cosa ci hanno raccontato!

Cosa erano i Boccaleone prima di Come la Luna?

I Boccaleone sono l’ultima incarnazione di una dinamica, quella tra noi due (a.k.a. Florian e Frankie), che risale ai tempi del Liceo, dove da amanti di tutto ciò che era Made in England si provava a comporre in cameretta, rigorosamente in inglese. Nel corso dei questi anni questo percorso musicale ha visto la nascita, e la morte, di diverse formazioni musicali, condivise con tanti amici. Possiamo dire che i Boccaleone, oggi, sono riusciti a sopravvivere ai cambiamenti: di vita, di gusti, di aspirazioni, ostinandosi a mettere la musica tra le priorità (!)..in qualche modo siamo contenti di esistere perché stiamo riuscendo a sopravvivere a quella pressione strisciante che è l’aspettativa sociale. Scrivere in italiano è stata un’esigenza per riuscire ad articolare al meglio quello che provavamo e riuscire, possibilmente, a sentirci meno soli e meno strani, inseguendo sempre la canzone pop perfetta.

Di che cosa parla ‘Come la luna?

Come spesso accade quando si compone un disco, vi risparmiamo esempi ingombranti (paranoid, put some sugar on me), l’ultima canzone composta in ordine di tempo, a disco ormai ultimato, finisce per essere un po’ la locomotiva dell’intero lavoro. Come la luna nasce dopo una notte di sesso, insperato, imprevedibile, improbabile. Scherzando, ma non troppo, diciamo che ‘Come la luna’ è il grido di chi per una notte esce dalla friendzone. L’evento meritava un pezzo sul disco.

In che modo siete legati al quartiere di Boccaleone?

In questo luogo abbiamo arrangiato e registrato una parte importante dell’album che uscirà in primavera. Boccaleone è un quartiere di Bergamo al di là della tangenziale, che cinge la città, e ci piace l’idea di ‘confine’, di chi è sempre alla porta. Boccaleone comunica tutto ciò, il quartiere è poco swaggoso con la sua chiesa, il negozio di alimentari, ornato di vini prezzati in rosso e le focacce sul bancone.. E’ un quartiere dove la dimensione umana è ancora tangibile, con il bar di riferimento, le quattro facce pigramente sedute ai tavoli di metallo. E’ tutto così lontano dall’alienazione di massa dei centri commerciali, e così ci sentiamo un po’ anche noi che ci ostiniamo a registrare le nostre canzoni un po’ artigianalmente, un po’ démodé. Ma la cosa bella è che le notti brave di molti bergamaschi si chiudono proprio a Boccaleone, che ha uno dei locali più kitsch e a suo modo ‘estremi’ (ma anche cool) dove spesso incontriamo qualche disperato col quale condividere bottiglie di vino da 10 euro.

Quali sono le vostre influenze musicali, qualcosa che non ci aspetteremmo?

Prima e durante le registrazioni di questo disco abbiamo ascoltato tanto David Bowie (Honky Dory), Elton John (Goodbye Yellow Brick Lane) Beatles (Let it be), Lucio Dalla (Lucio Dalla), Francesco de Gregori (Scacchi e Tarocchi), ma anche Claudio Baglioni (..E tu).

Le influenze si evolvono negli anni e non vogliamo fare i ‘difficili’, abbiamo imparato a non prenderci troppo sul serio. La musica amata durante l’adolescenza rimane quella più cara, quella che si ama sempre acriticamente. Nel nostro caso è il brit pop, che ci ha fatto amare le chitarre, le melodie, i grandi ritornelli e quindi dagli Oasis e i Verve siamo passati a scoprire la scena di Manchester: amando Smiths, Joy Division e Stone Roses follemente. L’indie rock ha rappresentato, forse, il momento più felice della nostra esperienza musicale quando ogni giorni scoprivamo qualcosa di eclatante: Strokes, Kaiser chiefs, Maximo Park, Klaxons ecc ecc Quello che magari non vi aspettereste è l’amore per un country man come Chris Stapleton, o i Mastodon.

Prossimi step nel progetto?

A partire dalla fine di questo novembre, e durante l’inverno, pubblicheremo alcuni brani audio e video per far si che il lavoro venga conosciuto man mano, in vista della sua completa pubblicazione che avverrà nella primavera 2021.

L’unica aspirazione che veramente abbiamo è che il disco venga ascoltato .. prenda vita la fuori. Abbiamo composto 10 canzoni che noi riteniamo essere sincere, senza avere l’ambizione di portare grandi verità. Il disco ha le nostre verità e se qualcuno dovesse ritrovarsi, per noi sarebbe WOW. La percezione che ognuno di noi ha dei piccoli episodi della propria vita è già sufficiente per fottergli ogni giorno la testa, deprimendolo quando non dovrebbe o esaltandolo a volte inutilmente. Quindi non sventoliamo particolari bandiere. Il più grande risultato per noi sarebbe quello di fare arrivare i brani a tante persone.

La domanda che non vi ho fatto ma che assolutamente avrei dovuto?

Ma alla fine sei ancora in friendzone?

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