Interview – 4grigio

Fuori dal 23 agosto “Altrodove”, il nuovo singolo di 4Grigio. Dopo la pubblicazione del suo primo EP, il cantautore torna con una ballad synth pop a tinte cantautorali.Altrodove” incorpora sonorità elettroniche anni ’80 su un tappeto ritmico moderno, formando un contrasto di grande emotività, che enfatizza l’urgenza dei temi discussi nel testo.

Cosa succede quando ci si sente persi? 4Grigio prende quelle sensazioni e le trasforma in una canzone. “Altrodove” è un luogo dove ci rifugiamo, o dove ci imprigioniamo da soli, quando non sappiamo bene che strada prendere. Abbiamo voglia di cambiare, ma non abbiamo le forze per farlo.

Noi lo abbiamo intervistato per voi, non potremmo che esserne più incuriositi.

Altrodove” esplora il tema del sentirsi bloccati tra il desiderio di cambiamento e la mancanza di forze per agire. C’è un momento preciso della tua vita che ha ispirato questa canzone?

Il testo non è autobiografico, e infatti la protagonista del brano è una donna. Tuttavia, cerco sempre di attingere a sensazioni che mi sono familiari, anche quando sto descrivendo la storia di qualcun’altro. In questo caso, ho preso quel senso di scoramento che si prova quando ci sembra di non aver combinato nulla di sostanziale nella vita, e l’ho trasformato in un oggetto sul quale riflettere. Parla di una persona che diventa adulta, e si rende conto che i suoi sogni di ragazza sono stati deragliati da anni di scelte, distrazioni e complicazioni. In altre parole, hai degli obiettivi in testa, ma allo stesso tempo la vita ha i suoi piani e i suoi percorsi, che si intersecano con i tuoi. Il risultato finale è un ibrido tra quello che volevi e quello che è poi successo. 

Nel singolo sembri voler dare voce a una sensazione che molti provano ma che è difficile descrivere. C’è una reazione del pubblico che ti ha particolarmente colpito finora?

Alcune delle persone che hanno ascoltato il brano trovano che la canzone descriva il periodo che stanno vivendo. Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che, quel senso di insoddisfazione nei confronti della vita, si provi più frequentemente di quanto avrei immaginato, nel corso della nostra esistenza.

La tua musica è un mix tra ballad e uptempo, con sonorità che richiamano diverse epoche. Quali artisti o influenze musicali hanno guidato la creazione di “Altrodove”?

Le influenze musicali del brano non sono legate ad artisti specifici. Sono state più assorbite in maniera spontanea che contemplate. Ci sono elementi vintage, come l’utilizzo estensivo di sonorità anni ’80, particolarmente sintetizzatori e keys piano. Ci sono anche elementi attuali, come la sezione ritmica e il fraseggio della melodia della strofa. La maggior parte della mia produzione è composta da elementi che provengono da mondi diversi.

Essendo un cantautore romano trapiantato a New York, come le due città hanno influenzato il tuo approccio alla musica e la tua crescita artistica?

Roma e New York pervadono i miei lavori in maniera importante. Considero la mia musica un esperimento: mi sono chiesto come suonerebbe la canzone all’italiana, con le sue forti tinte melodiche, se fosse nata oggi e venisse prodotta negli U.S.A. Gli elementi melodici provengono dalla mia città natale, mentre le sonorità e l’approccio pop provengono da New York.

Hai scelto di produrre la tua musica nel salotto di casa. Come cambia il processo creativo lavorando in un ambiente così intimo rispetto a uno studio professionale?

Mi trovo più a mio agio lavorando da casa: mi offre la possibilità di creare musica con maggiore flessibilità di orari. Manca l’aspetto collaborativo, che in circostanze normali è estremamente importante. Io avevo l’obiettivo di fare tutto da me sin dall’inizio, e i limiti che ne sono derivati sono anche ciò che conferisce ai miei brani quell’atmosfera personale che cercavo.

Se potessi collaborare con un artista del passato o del presente per reinterpretare “Altrodove”, chi sceglieresti e perché?

L’ideale sarebbe un duetto tra un artista romano e uno newyorkese: affiderei la strofa a Claudio Baglioni, e il ritornello a Lady Gaga.

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