Gray: in anteprima “Sogni e Margherite”

Decisamente un provocatore Gray che torna in scena dopo un lungo periodo di silenzio anche creativo oltre che di personali rivoluzioni. E la prima intacca proprio il nome d’arte che da oggi è soltanto questo, GRAY. Eccolo il nuovo video di questa rinascita, eccolo il primo passo verso un personale riscatto fatto di canzoni nuove e nuovo rock che tantissimo sa di chiedere al passato glorioso degli anni d’oro. Sembra di tornare dentro l’underground anni ’90 con questo “Sogni e Margherite”. In anteprima il video ufficiale. E tutto ricomincia da qui:

“Sogni e margherite” ci riporta a quel “Lambrusco e popcorn” come stile di titoli. Sicuramente ci riporta agli anni ’90… è da li che viene Gray?
Ciao a tutti. Intanto sono felice di fare un giro in giostra ancora una volta. “Sogni e Margherite” è un brano scritto nel 2008 poi messo nel solito cassetto. Un giorno mandai questo provino ad Antonio Inserillo (ex RumorNero Death SS) che me lo rimandò poco dopo ed io ne rimasi subito entusiasta. La canzone deve molto del suono di cui parli al suo arrangiamento, alla sua batteria e a quei chitarroni ritmici saturi a mille. Il resto lo hanno fatto le chitarre di Beppe Rocca “Fuzzee” e il basso distorto del caro Simon Dredo. L’impasto è stato infine modellato da Alessio Mauro agli LM Studio di Reggio Calabria. Volevo qualcosa di immediato, che riportasse Gray al rocknroll viscerale da cui proviene… come dici tu anni 90, spero di esserci riuscito.

Che poi la tua storia in realtà è da Johnny Cash che arriva o sbaglio?
Gray alias Kelly Gray o se vuoi semplicemente Graziano, viene da molto molto più lontano. Ho iniziato con i Deep Purple i Kiss gli Zeppelin poi vennero Bowie Iggy Pop gli Hanoi Rocks i grandi Guns, come esperienza artistica dico…Ho avuto la fortuna di dividere il palco con John Corabi suonare Hallelujah con il chitarrista di Jeff Buckley Questa storia di Johnny Cash mi tocca spiegarla bene. C’è stato un momento della mia vita in cui non volevo proprio saperne di continuare a suonare. Il progetto GraySingsCash mi ha ridato la spinta giusta in un momento complicato. E comunque adoro Cash. Tanto che nel disco uscirà una versione molto personale di Folsom Prison.

In che modo folk di protesta e pop rock italiano si mescolano assieme?
Credo ci siano stati degli artisti molto validi in Italia che sono stati molto bravi a farlo prendi gli CSI o gli stessi CCCP. Personalmente non sopporto la Musica impegnata in senso strettamente politico. Gente come Guccini o De Andrè non ne vedremo più… i nostri tempi non lo consentono. È un po’ come cercare il nuovo Cristo (per chi ci crede) venuto sulla Terra a redimerci di nuovo. Non saremmo in grado di riconoscerlo manco a vederlo camminare sull’Oceano. E probabilmente lo inchioderemmo alla Croce una volta ancora!

Assai intrigante questo video… la verità di ciascuno di noi è da difendere, da nascondere o da spettacolizzare?
…Si sono molto soddisfatto del prodotto finale… Sono partito da alcune clip trovate e realizzate da CottonBro Studio. Avevano come protagonista questa splendida Drag Queen che non so perché mi ricordava molto l’immagine dei New York Dolls. Poi abbiamo aggiunto il girato mio e quello dei musicisti e questo è il risultato. Venendo alla spettacolarizzazione della vita privata credo nasconda la necessità di non divenire invisibili, di cercare un abbraccio un consenso il più ampio possibile ma finito tutto il Circo, paradossalmente questo modo di fare ti fa sentire più solo e depresso.
E anche tutte queste crociate contro i generi stanno innalzando barriere ancora più alte e ancora altre classificazioni e sottogeneri che fanno male a tutti Uomini e Donne di qualsiasi credo età e orientamento sessuale. La vita privata è e deve rimanere protetta da occhi sempre più voraci e affamati di contenuti, che finiscono per togliere l’anima. Il tritacarne è sempre in agguato.
A proposito sai che c’è ancora chi mi guarda quasi infastidito perché porto la barba lunga e la matita sotto gli occhi…? Nel 2024? Altro che battaglie per l’uguaglianza di genere…

Il suono di questo tempo è assai digitale e da quel che ci sembra di capire tu hai dribblato alla grande la tecnologia moderna. So che probabilmente tu non hai mai smesso, ma socialmente parlando secondo te si sta tornando a suonare per davvero?
Mi piace chi sperimenta, ci provo ogni tanto, ma non so se fa per me… Concettualmente amo il suono della sala prove l’Urlo rabbioso e il Muro delle chitarra così come la voce quasi sussurrata o una chitarra acustica magari anche un po’ scordata… anche se all’interno del mix di Sogni e Margherite puoi trovare dell’elettronica se ascolti bene.
Oggi si fa fatica a suonare e a trovare posti davvero dedicati o interessati alla musica. E’ deprimente vedere qualcuno seduto li davanti che ti mangia o peggio fotografa un piatto mentre tu ti sbatti e cerchi di farti ascoltare. L’estate scorsa mi sono divertito come un matto a suonare in strada, io il mio cane e mio figlio Lorenzo al seguito. Per ascoltare bisogna fermarsi, bisogna avere curiosità.
Bisognerebbe tornare per le strade. Jack Furia ha detto che il Rock sta per tornare e che c’è troppa Trap di merda in giro…Me lo auguro ma mi auguro pur che le Ndrine non arrivino a controllare e gestire pure il mercato discografico del Rock …Ditemelo prima che scappo via.
Mi permetti di chiudere con un’autocitazione???
“Io non conosco la strada ma se vuoi ci possiamo provare …

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