BALENA FESTIVAL: in scena ora la Porto antico di Genova
Fermiamo Valentina Risaliti di Aluha Eventi, il motore principale di uno dei festival più consigliati in Italia. L’incontro è il vero cuore, tra uomini e il loro suono, in una cornice prestigiosa come quella del Porto Antico di Genova. Il tutto riassunto nel tema di questa edizione del 2024: “Che bella compagnia”…e dopo il concerto di Willie Peyote e Anna Castiglia lo scorso 3 luglio e del Teenage Dream Party il 4 luglio, ecco gli appuntamenti che restano in calendario:
24 luglio – Massimo Pericolo + Gorka (Rockit: Rafel)
26 luglio – Fulminacci + Postino (Rockit: Daria Huber)
27 luglio – CCCP Fedeli alla linea + Max Collini & Jukka Reverberi
28 luglio – Balena Party – Voglio Tornare Negli Anni 90
Il motto che vi portate dietro quest’anno dovrebbe restare sempre. Si è tornati a fare musica live… ma si sta tornando alla semplicità dello stare assieme. O sbaglio? Partiamo da qui…
Pensiamo di sì. Ed è proprio da questa sensazione che siamo partiti. Negli ultimi anni è capitato che la possibilità di stare insieme, di aggregarsi, mancasse da un giorno all’altro e crediamo che le persone siano tornate ad apprezzare i momenti di condivisione con più consapevolezza di prima. Anche la tendenza sempre più in voga di prendersi una pausa dai social e dalla tecnologia in generale esprime il desiderio di riconnettersi o, per dirla in modo zen, di essere presenti. Con il motto di quest’anno volevamo sia celebrare le migliaia di persone, i membri del team e gli artisti che hanno reso possibile arrivare alla quinta edizione del Balena Festival, sia invitare tutti a partecipare con spirito di condivisione, apprezzando la compagnia gli uni degli altri, in totale armonia.
Siete partiti sotto un tempo apocalittico come la pandemia… un suicidio, una rivoluzione o cosa? Come avete affrontato quel tempo?
La prima edizione del Balena Festival si è tenuta nella primavera del 2019, mentre il programma del 2020 prevedeva una doppia edizione: una primaverile in Piazza delle Feste, altra location del Porto Antico, e una estiva in Arena del Mare, poi cancellata per la pandemia.
Interrompere un’attività appena lanciata e gestire un cambiamento così improvviso e imprevedibile non è stato semplice. Abbiamo vissuto alla giornata, cercando di ripartire con nuove regole e gestendo un cambiamento epocale che ha colpito sia il mondo degli organizzatori che il comportamento del pubblico. Nel nostro piccolo siamo orgogliosi di aver avuto la costanza e la forza per andare avanti e di essere riusciti a costruire un festival che cresce ogni anno.
Oggi il Balena Festival sta semplicemente crescendo o si sta anche trasformando? Il primo grande cambiamento?
La nostra Balena è grande… e cresce ancora! Ma si sta anche trasformando in qualcosa di nuovo, non c’è dubbio. Da un lato, quest’anno abbiamo voluto estendere la programmazione a tutto l’anno, un inedito nella storia del festival. Oltre alla programmazione estiva, abbiamo proposto uno spin off, il Balena Extra, che è partito a gennaio e ci ha accompagnati fino alla primavera. Si è trattato di un esperimento, un appuntamento mensile dedicato ad artisti della scena indie che ci fanno battere il cuore (Lamante, Federico Dragogna, Jagwari, Zibba, Paolo Saporiti e molti altri ancora). L’idea è quella di continuare il dialogo con il pubblico durante tutto l’anno e di non limitarsi al mese di luglio. E poi sulla programmazione estiva abbiamo voluto ampliare la proposta con il Balena Party, due date che sono vere e proprie feste! Serate in cui ballare, cantare e appunto stare in compagnia… nel migliore dei modi!
Andiamo incontro al futuro? Guardando molto alle spalle… una location come il porto antico oltre a grandi richiami di ritmi anni ’90 e non solo. Per voi il passato quanto conta per il festival del futuro?
Il passato conta sempre perché reca con sé lezioni importanti. Organizzare un festival della portata del Balena è un bell’impegno e di certo il supporto continuo del Porto Antico è stato fondamentale. In questi anni abbiamo imparato a connetterci con il territorio, a capire quali artisti proporre e a migliorare la qualità del festival per rendere l’esperienza davvero unica. Però bisogna anche guardare al futuro! Cercare di individuare i nuovi talenti, rivisitare l’offerta, calibrare le proprie energie investendo nell’innovazione. Sogniamo un festival sempre più in linea con i grandi esempi europei e internazionali, diamo il massimo per concretizzare la nostra visione.
Nel futuro pensate anche alla sostenibilità ambientale. In che modo? Ci avete già pensato?
Assolutamente sì, siamo convinti che, indipendentemente dal settore, tutti dovremmo occuparci di sostenibilità e fare in modo di lavorare in quella direzione. Ad esempio cerchiamo di incoraggiare una mobilità più sostenibile: il Balena Festival è in una location comoda e può essere raggiunto evitando la macchina. Ci appoggiamo ad alcune piattaforme di car sharing per invogliare i partecipanti a condividere il viaggio, riducendo le emissioni. Cerchiamo di rivolgerci a realtà food&drink che utilizzano prodotti locali per abbattere ulteriormente i consumi… Di cose da fare ce ne sono tante, speriamo di riuscire a essere sempre più sostenibili!
Restando in linea con le vostre intenzioni, l’artista che sognate di invitare? Se non l’avete già invitato nel passato, è il momento di lanciare un messaggio…
Non abbiamo un artista in particolare in mente. Sicuramente vogliamo riportare a Genova la musica internazionale che manca da troppi anni e che è sempre protagonista in altre città. Ma il primo vero obiettivo del Balena Festival è creare un festival in cui il pubblico possa stare bene e possa percepire la passione che noi, i nostri collaboratori e tutti i volontari dedichiamo e riserviamo a questo progetto.
info e contatti
Facebook
Instagram
Official Site



