Antonio Calabrese: i suoi sono denti di Leone
Che bell’esordio questo che arriva da Salerno per la label L’Airone Dischi, etichetta diretta e fondata da Lucio Auciello già a frontman degli Zaund. Giovanissimo Antonio Calabrese che sforna un lavoro di solo 4 canzoni, composizioni di urgenza e di delicatissima contemplazione dove la chitarra acustica è assoluta protagonista… tecnica e soluzioni per palati fini e una voce che ricorda i modi di Alessio Arena. “I Denti di Leone” scorre con semplicità e noi non potevamo evitare di raccoglierne la voce:
Mi incuriosisce sempre la ragione che ci porta dentro scelte di sintesi. Il suono piccolo… poche cose, almeno nella facciata. Che mondo c’è dietro? Quanto complesso?
Beh nel caso di questo disco credo che, più di “sintesi”, sia giusto parlare di “riduzione” per inquadrare meglio il tipo di lavoro fatto. Nel mio lavoro c’è sempre stato una sorta di horror vacui, lasciavo poco spazio al silenzio, preferendo una grande densità di suoni e strumenti. Devo dire che grazie a Lucio Auciello ho capito la potenza della “riduzione”: quando c’è un messaggio, il veicolo di comunicazione non deve sopraffarlo, dev’esserci una comunione tra le parti. Quindi per un messaggio semplice e delicato serviva un veicolo semplice e delicato. È stato un processo complicato, si, ma soprattutto formativo
Cos’è che per davvero ti meraviglia oggi?
Una cosa che pochi colgono ne “La meraviglia” è la mia ammissione di colpe: la meraviglia è uno stato d’animo che mi coglie all’improvviso e purtroppo di rado. Questo perché sono sempre tra le mie faccende e i miei pensieri, come credo un po’ tutti. Quando riesco a connettermi con il mondo e il presente la meraviglia la trovo un po’ ovunque: la natura, le persone, i suoni… Anche e soprattutto nella quotidianità.
Dove si sta perdendo per davvero l’umanità di noi umani di oggi? Penso che i robot siano soltanto una delle cose meno gravi…
Rispondere in breve a questa domanda è difficile. Se devo scegliere una parola dico che l’umanità la stiamo perdendo nell’indifferenza. Il nostro tempo è davvero disgustoso, e non farò l’elenco delle disgrazie a cui stiamo assistendo. Certo una persona da sola non può cambiare le cose, e credo che alcune cose non cambieranno mai purtroppo. Però se nonostante tutto lo schifo a cui assistiamo riusciamo ad essere indifferenti al dolore che ci è vicino (perché non è vero che il male del mondo è solo lontano, e per questo non esiste) allora stiamo fallendo come esseri umani.