Edda + Francesco Savini @ Circolo ARCI Bellezza, 24/09/2020
Che poi è proprio strana Milano in questo periodo. Senza concerti, di quelli veri e sudati s’intende, e senza quel tipico sbalzo termico dell’Arci Bellezza, dove entri che hai freddo e poi ritrovi ad avere un caldo terribile. Ultimamente fa freddo e basta. E quando Edda suona al Circolo Arci Bellezza è il 24 settembre, ed è probabilmente il primo giorno di freddo vero, di quelli che ci fanno dire l’estate è finita: ma questa volta, senza festival estivi, senza good vibes e foto d’oltreoceano delle genti al Coachella, non ce ne siamo neanche accorti. 2020, ho visto Edda al Circolo Arci Bellezza ed è cominciato effettivamente l’autunno.
In apertura, il giovanissimo cantautore Francesco Savini. E chi pensava di potersi sedere comodamente ai tavoli della sala, parlare e bersi una birretta prima di Edda, è rimasto un po’ deluso: perchè Francesco Savini, e quella sua voce potente che ti colpisce come prendendoti a schiaffi, un sorprendente esordio per un progetto che speriamo di veder presto su Spotify (il primo singolo, dice Francesco, sarà disponibile il 7 ottobre). Sul palco, un ragazzino vestito di scuro, una chitarra acustica dietro cui nascondersi, i grandi del cantautorato italiano ad influenzarlo, e uno dei progetti più interessanti della scena indie.
Meno “indie”, ma decisamente irriverente e sfacciato come sempre Edda, anche in acustico, anche senza band, anche da seduto. L’unico casinista (e mai termine è da considererare in modo più positivo come in questo periodo piuttosto silente) a prescindere, che riesce a tenere in piedi un concerto dove, neanche per una volta, ci si ricorda di essere in una situazione atipica, dove Signora suona intimista, acustica e straziante, dove, neanche per una volta, si sente la mancanza dei live. Canzoni interrotte, commenti continui, parentesi accordatura, ed è un po’ come sentirsi di nuovo a casa. Edda ha questa capacità incredibile di farti sentire bene, con brani incredibilmente tristi. Bellissima serata.