Any Other – Silently. Quietly. Going Away

GENERE: alternative rock, songwriting.

PROTAGONISTI: Adele Nigro: chitarra, voce; Erica Lonardi: batteria; Marco Giudici: basso, synth in Teenage, piano in His Era.

SEGNI PARTICOLARI: la giovane veronese Adele Nigro faceva parte dell’apprezzato duo femminile Lovecats. Dopo lo scioglimento, ha iniziato a portare avanti un proprio progetto solista, al quale si sono aggiunti successivamente gli altri due musicisti di cui sopra. Questo è il loro disco di debutto nonché prima uscita della Bello Records, nata dalla pagina Facebook di Gatto Bello.

INGREDIENTI: provate semplicemente a immaginarvi la prima Alanis Morrissette che suona con Modest Mouse, Built To Spill e Waxahatchee. Troviamo quindi canzoni semplici e dirette con le chitarre in primo piano e il suono che ha il giusto tocco di ruvidezza, nel senso che è ben prodotto ma non va volutamente a cercare la pulizia formale; lo stesso vale per la voce. In un paio di episodi, come visto sopra, ci sono il piano e il synth, ma sono solo un tocco di colore in più all’interno di un impianto molto votato al rock. Non si spinge mai sull’acceleratore ma queste sono tutt’altro che canzoni lente e godono di una grande vitalità ritmica. I testi sono imperniati su sensazioni di disagio e sulla voglia di lasciarsele alle spalle e ripartire: in alcuni casi se ne parla in modo generico, in altri si fa riferimento a episodi specifici, come la perdita del proprio padre in Roger Roger Commander.

DENSITÀ DI QUALITÀ: dischi come questo vanno giudicati in base a tre semplici parametri: la qualità delle melodie, la capacità di proporre degli elementi di varietà tra le diverse canzoni e l’impatto che riescono a dare dal punto di vista emotivo. Gli Any Other superano perfettamente l’esame sotto tutti questi punti di vista: le melodie sono tute ispirate e capaci di catturare immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore; c’è una grande fantasia negli arrangiamenti, con i tre che in ogni canzone non ricalcano mai i giri che hanno già eseguito in altri episodi; fin dal primo ascolto, non ci si può non sentire coinvolti da questa schiettezza senza filtri veicolata con perizia musicale e lirica. Un ottimo debutto per un progetto che ha talento in ognuno dei propri interpreti e che ha mostrato di saper elaborare le proprie influenze musicali con gusto e efficacia.

VELOCITÀ: quasi sempre media, ma come detto sopra non è questo il punto.

IL TESTO: They promised I’d be fine. They said the lack of confidence would be a teenage problem. They promised it would have passed and I could learn how to cope with things, although they’re often so bad ” da Teenage. Alzi la mano chi non si è mai sentito così negli anni immediatamente successivi alla teorica fine dell’adolescenza.

LA DICHIARAZIONE: Ho ventuno anni e continuo a vivere a Milano e a studiare filosofia. Indosso delle vans nere, proprio quelle da stereotipo di persona che ascolta dischi emo o indie-rock” così inizia l’intervista di Adele a rockit e vi consiglio di leggerla tutta perché è particolarmente bella e ricca di contenuti.

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