Macola & Vibronda – Safaràl

GENERE: World, Folk

PROTAGONISTI: Marcello Mazzola (voce), Tommaso Polini (percussioni), Filippo Francesconi (chitarre), Rodolfo Valdifiori (basso) e Alberto Pepoli (batteria)

SEGNI PARTICOLARI: Marcello Mazzola, in arte “Macola”, cantante e autore romagnolo propone questo nuovo “Safarà l” a distanza di 3 anni da “Rovente”. Periodo abbastanza lungo dove non sono mancate produzioni e riconoscimenti (tra cui la partecipazione alla Festa della Musica Italiana di Parigi).

INGREDIENTI: “Safaral” (dal dialetto romagnolo “cosa sta facendo”) è un espressione gergale per esprimere scherno nei confronti di qualcuno che non è ben chiaro cosa stia facendo, mentre è altrettanto chiaro che si tratti di qualcosa di sbagliato. Safarà l è un insieme virtuoso di 14 tracce, che non disdegna nemmeno un attimo di mostrare la propria provenienza, prendendo in prestito suoni in levare, influenze “gitane” e sorprendenti intermezzi rockeggianti, che di solito si sentono in gruppi provenienti da luoghi più a sud. 14 fogli, nella pila dei giornali già letti, in cui si celavano storie e pensieri dal richiamo popolare che qualcuno aveva scritto da tempo, aspettando il momento giusto per musicarli.

DENSITA’ DI QUALITA’: Se una band riesce a farmi soffermare su un avvio a tutto ska e subito dopo, a farmi scorrere con curiosità di traccia in traccia, nonostante un mix di generi che ho masticato troppo in adolescenza, è segnale evidente che c’è del buono e vale la pena di approfondire meglio. Il denominatore comune che caratterizza Macola & Vibronda è quello di essere un concentrato di ottimi musicisti capace di trasmettere calore alle parti testuali, indipendentemente dal taglio scelto per il pezzo. Ed è facile quindi lasciarsi trasportare dai pezzi maggiormente ritmati ( ‘Dove Altrove‘, ‘Il giorno nuovo‘ e la più spinta ‘Esagerade‘), così come dalle ballatone (su tutte ‘Du che Va‘ e ‘Film Erotico‘), mentre gli inevitabili intermezzi strumentali (tra cui la title track) pongono l’inequivocabile accento sulle doti dei singoli interpreti. Per nulla scontato e di sicuro effetto è l’utilizzo del dialetto su alcuni pezzi, arricchendoli di quel pizzico di varietà e di sapore casereccio che non guasta mai. Il pezzo che più spicca sugli altri e che consente al disco di fare il salto di qualità è ‘Polvere‘. Sostanzialmente una canzone d’amore e di lontananza, che rispetta tutti i crismi del brano da dedicare ad un amore lontano e che aiuta a lenire la nostalgia. Safaral non sarà il disco che rivoluzionerà la storia della musica, ma è sicuramente un buon lavoro con cui trascorrere un’oretta abbondante di piacevole trasporto folk.

VELOCITA’: serena e variabile

IL TESTO: Rivoli di neve fresca e gelida, le mani in tasca e il solito sapore amaro in bocca“ da ‘Polvere‘.

LA DICHIARAZIONE: dal comunicato stampa: “Safarà l è un disco che non è mai uscito perché è come se ci fosse sempre stato: era nell’aria.“.

IL SITO: macolamusic.it

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