Marcello e il mio amico Tommaso – Nudità

GENERE: indie-pop, folk

PROTAGONISTI: Marcello Enea Newman (Chitarre, tastiera, pianoforte harmonium, voci), Tommaso Venanzi (Violoncello, voci), Gianlorenzo Nardi (oboe), Margherita Vicario (voci) Valeria Papi (voce in “Piscina”) Lorenzo Autorino (clarinetto), Giorgio Ruzziconi (batteria minimale e percussioni).

SEGNI PARTICOLARI: “una piccolissima orchestra pop da cameretta con la passione per le storie sbilenche”: così si definisce la band romana dei Marcello e il mio amico Tommaso. ‘Nudità’ è il primo album della formazione capitanata da Marcello Enea Newman (già chitarrista dei The Jacqueries). Primo lavoro in lingua italiana dopo il validissimo “Treasure Hunt” Ep: secondo quanto dichiarato da Newman, il ritorno all’idioma italico segna la volontà di trasmettere con fermezza il messaggio all’ascoltatore. Il disco esce per la 42records, l’etichetta dei già noti I Cani e Colapesce.

INGREDIENTI: immaginate di andar a prendere una birra con un amico: a chi non è mai capitato davanti una Guinness di trasformarsi nel padre confessore del vostro compagno di bevute?! Perché a volte, è necessaria una birra per mettersi a nudo. “Nudità” è un concentrato (forse troppo) di queste confessioni più o meno serie, più o meno legate all’amore e al sesso. Ma cerchiamo di andare per ordine dimodoché si possa comprendere appieno la semplicità -intesa nell’accezione positiva del termine- di questo lavoro dei MeimaT: in questa indie-rocciosa sede si cercherà di sviscerare parte di queste 11 scanzonate storie da irish pub.

Il semplice ‘Intro‘ di chitarra acustica ci fa capire come andranno le cose: semplicità (repetita iuvant) e leggiadria che faranno da cornice a tutto il disco. Se si volesse associare un disco ad una stagione, avremmo il binomio “Nudità”-Estate: non è un caso che il primo estratto dell’lp sia “Blues balneare”. Il brano in questione esordisce con la sei corde dell’intro: un pezzo diretta, lo sfogo di un innamorato alla propria lei “sarò l’ultimo a farti venire, ma parlo italiano forbito“; difficile togliersi dalla testa il motivetto eseguito da Nardi. In summa, bersaglio colpito ed affondato per quanto riguarda la scelta del singolo.

L’amico continua a bere la sua pinta e continua a regalarci confessioni degne di nota: ‘Piscina‘ è l’improbabile storia d’amore di due provetti nuotatori tanto inconsapevoli quanto eccitati all’idea del loro “appuntamento più unico che raro” a centro vasca; le sonorità rimangono fedeli a quelle che hanno aperto il disco e rimarranno tali fino al suo giro di boa, ‘L’intermezzo‘. Da quest’ultimo in poi, il cambio di registro musicale è palpabile, lo si intuisce già dai titoli ‘Bossanova‘, ‘Il valzer del martedì sera‘, ‘Coro Alpino‘; le tematiche dei testi rimangono le stesse. Una nota di merito va al pezzo qualitativamente migliore del lotto, ‘Dio‘: bossanova -non la traccia, il genere- distribuita con eleganza e raffinatezza al servizio di liriche che affrontano la dicotomia amore-religione.

DENSITA’ DI QUALITA’: il sound di ‘Nudità’ può definirsi omogeneo grazie ad ingredienti ben distribuiti e dosati: l’oboe di Gianlorenzo Nardi, il violoncello di Tommaso Venanzi, il clarinetto di Lorenzo Autorino conferiscono la componente orchestrale tanto cara ai Perturbazione. La sezione ritmica, poco presente, è affidata a Giorgio Ruzziconi. La quota rosa del disco è a dir poco determinante per la riuscita e la compattezza di quest’ultimo: Margherita Vicario ne è la dimostrazione tangibile. Non è stata, la sua, una semplice collaborazione al contrario una presenza mai ingombrante che ha lasciato il segno. Dulcis in fundo la voce e la chitarra acustica del leader Marcello Enea Newman: c’è tanto di Stephen Merritt (con le dovute proporzioni) nelle sue note.

E così, tra una confessione e l’altra, la pinta vede il fondo.
Quello che rimane è un disco fresco, ben prodotto, che tenta di far riflettere, senza alcun tipo di pretesa, sulle dinamiche uomo-donna (con annesse tutte le combinazioni possibili). L’eccessiva accessibilità , però, può risultare un’arma a doppio taglio: la leggerezza con cui questo disco vi investirà sarà la stessa con la quale vi potrebbe, presumibilmente, scivolarvi addosso tra qualche pinta. Solo il tempo potrà fugare ogni dubbio: per ora godiamoci “Nudità”, almeno per quest’estate.

VELOCITA’: croce e delizia del disco: scorrevole, veloce. Troppo. A fine ascolto viene da pensare: “perché è già finito?”.

IL TESTO: “non ti arrabbiare se riduco tutto ad una questione di pura chimica e dio o non dio sarò o chi per me la ragione del tuo arrossire” da “Dio

LA DICHIARAZIONE: “tutte le canzoni(le nostre, ndr) parlano di storie d’amore, ma in modo particolare di sesso: passiamo tutta la vita a pensarci, a cercare di farlo o fare altro perché non lo facciamo. E’ un argomento poco trattato con sincerità nel cautautoriato/pop contemporaneo” da Cool Tour, Rai5.

UN ASSAGGIO: ‘Blues Balneare’

IL SITO: Facebook – Marcello E Il Mio Amico Tommaso

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