La stanza della nonna – Dove gli occhi non possono arrivare

ANNO: 2019
GENERE: cantautorato rock

PROTAGONISTI: La Stanza Della Nonna è una band messinese, ormai in giro già da un po’ ma che sembra voler dare un nuovo inizio al progetto, e lo fa con il disco Dove Gli Occhi Non Possono Arrivare. Una band di ragazzi con un’energia rara, e una purezza popolare che vi conquisterà.

INGREDIENTI: Nella maggior parte dei casi, quando si ascolta un nuovo disco, è facile inquadrarlo subito in un genere o identificarne le tematiche principali. “Un disco alt-rock che dà voce all’insoddisfazione di un’intera generazione” oppure “Un album che ricorda il cantautorato più classico e ci riporta agli anni d’oro della musica italiana”. Altre volte, però, non è così semplice farne una classificazione. Alcune volte cominci ascoltando la opening track e credi di aver già capito tutto (“Ci sono: sto ascoltando un disco rock à la Ministri!”), poi arrivi alla chiusura, ti ritrovi ad ascoltare una piacevole melodia strumentale che ti ricorda una serata in spiaggia davanti ad un falò, e capisci che forse non avevi capito niente. È questo il caso di Dove gli occhi non possono arrivare, la seconda fatica creativa della band messinese La Stanza della Nonna. Versatilità è indubbiamente la prima qualità che viene in mente alla fine dell’ascolto.

DENSITA’ DI QUALITA’: Dove gli occhi non possono arrivare è composto da sette tracce che sono come le sette tappe di un viaggio in sette diversi continenti. Cambiano i generi, cambiano le tematiche, cambiano i suoni, le cadenze, talvolta perfino la scelta idiomatica (è il caso di O papà, cantata interamente in dialetto siciliano). L’unica cosa che accomuna tutti quanti i brani dell’album, è la stessa preziosissima sensibilità poetica. A chiunque si approcci ad ascoltare questo disco per la prima volta, non possiamo far altro che consigliare una cosa: non aspettatevi nulla. Lasciatevi guidare nel viaggio e godete di ogni meraviglia che troverete lungo il cammino.

  • 7/10
    Voto - 7/10
7/10

Giudizio riassuntivo

Versatilità è indubbiamente la prima qualità che viene in mente alla fine dell’ascolto

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